Polentina astigiana PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE

La polentina astigiana è una vera e propria torta, di forma rotonda, spessa pochi centimetri e che si taglia a fette. La consistenza è quella di un pandispagna, molto arricchito negli ingredienti. È caratterizzata da alcuni ingredienti particolari, quali l’uva sultanina, le mandorle, o in certe versioni le nocciole, ma soprattutto da profumo del liquore che la inzuppa, il maraschino; questo è un liquore dolce ottenuto dalle “marasche”, una varietà di ciliegie amarene.

Il profumo del liquore si sposa ed esalta il delicato profumo del dolce. Si taglia a fette e si consuma come dolce da fine pasto o da merenda, è consigliabile gustarla sola, essendo molto ricca di gusti e di carattere. È un prodotto a diffusione locale e abbastanza limitata, ricercato dai turisti.

Caratteristiche

  • Consistenza: morbidissima e soffice, alveolatura fine di pasta montata, praticamente senza crosta.
  • Odore: predominante di liquore, poi di frutta secca e uvetta, note sfuggenti di burro e uovo.
  • Colore: giallo uovo uniforme, spolverata superficialmente di farina di mandorle o nocciole.
  • Sapore: molto complesso, dolce moderato, con intenso sapore di liquore alla ciliegia e uvetta. retrogusto lunghissimo di burro e frutta seccano.
  • Dimensioni: tortine rotonde di varia misura, da 300 fino a 1000 g, spessore circa 3 cm.

Metodiche di lavorazione

Gli ingredienti della versione originale della polentina astigiana sono: uova, zucchero, farina, burro, mandorle, maraschino e uvetta. Alcune versioni sostituiscono del tutto o in parte le mandorle con le nocciole. Molto importanti per la qualità finale del prodotto anche le caratteristiche del maraschino usato. Si montano uova e zucchero, poi si aggiungono farina e burro, si sbatte ancora in planetaria ed in ultimo si aggiunge l’uvetta. Il composto si versa nelle tortiere o stampi e si cuoce in forno per 15-20 minuti a seconda del formato. Dopo la cottura la polentina astigiana si toglie dalla forma e si lascia raffreddare. Si inzuppa generosamente nel maraschino e si mette in uno stampo pulito, in genere di alluminio, che la proteggerà dagli urti. Dopodiché si incarta subito.

ZONA DI PRODUZIONE

La polentina astigiana si produce in alcune pasticcerie di Asti e dei comuni vicini.

TRADIZIONALITÀ

La polentina astigiana è una specialità originale di Asti, e fu creata nel 1928 da un noto maestro pasticcere di Asti, da allora ricorre nella produzione pasticcera della città e dei suoi dintorni. Durante la “Giornata Dedicata Alla Gastronomia Piemontese”, organizzata dall’APT delle province piemontesi in collaborazione con l’ENIT di Nizza, a Marsiglia, la polentina astigiana fece ufficialmente parte dei dolci della cena tenuta all’Hotel de Noailles, la sera del 21 ottobre 1970

Bibliografia:

  • Sandro Doglio, Le cose buone del Piemonte, Unioncamere Piemonte.

Robiola d’Alba PAT

Formaggio a latte intero vaccino crudo o pastorizzato, a pasta molle di rapida stagionatura, la forma è cilindrica a facce piane e scalzo leggermente arrotondato all’incontro con le facce. Peso da 300 a 400 g. Crosta assente, nelle produzioni storiche tendente al paglierino chiaro se stagionata. Pasta bianca, abbastanza compatta, senza occhiatura, struttura gessata umida…

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Prosciutto cotto PAT

Il prosciutto è ricavato dalle masse muscolari della coscia del maiale sottoposte a salagione e cottura. Con la tipica forma “a cuore”, al taglio si presenta di colore rosato caratteristico, contornato o meno dal grasso di copertura della regione della coscia.

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Paglierina PAT

Formaggio a latte vaccino intero, a pasta molle di breve stagionatura e a crosta fiorita. La forma è cilindrica bassa e leggermente allargata. Peso da 200 a 400 g. La crosta è definita “fiorita” o “muffettata” per la tipica presenza di muffe nobili di colore bianco, è frequente vederla con i tipici segni di “rigatura”…

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