Pomodorino dell’Ufita PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

La denominazione “Pomodorino dell’Ufita” designa le bacche che derivano da ecotipi tradizionalmente riprodotti da seme a livello locale; il prodotto, allo stato fresco, è quello con seguenti caratteristiche: colore rosso vivo, semi numerosi, pezzatura medio-piccola: 60-50 frutti/kg , ossia con peso della bacca compreso tra i 15 e i 20 gr; forma prevalentemente rotondeggiante (con rapporto tra gli assi inferiore a 1,5), con apice assente.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, condizionamento, stagionatura

Le condizioni ambientali e di coltura devono essere quelle tradizionali della zona, e comunque atte a conferire al prodotto che ne deriva le specifiche caratteristiche di qualità. Il trapianto, di norma, si esegue tra ultima decade di aprile e prima decade di maggio; il sesto d’impianto deve essere di minimo 30 cm sulla fila e compreso tra 110 -130 cm tra le file. La forma di allevamento è quella in verticale con tutori idonei e fili orizzontali. La raccolta dei frutti è scalare e va effettuata nel periodo compreso tra la fine di agosto e prima decade di ottobre, in funzione delle particolari destinazioni commerciali (per il fresco: fine luglio – inizio ottobre; da industria: 15 agosto – 15 settembre; da serbo: settembre) e in funzione del conseguimento delle caratteristiche qualitative. La successiva trasformazione prevede, effettuata la cernita ed il lavaggio delle bacche, la bollitura delle stesse intere e private del peduncolo, e quindi inscatolate con aggiunta di succo di pomodoro in banda stagnata o nel vetro, aggiunto di sale, e quindi sterilizzato.

Osservazioni sulla tradizionalità

Un tempo limitata agli orti familiari, con il declino del tabacco è una coltura in forte espansione.

Territorio di produzione

Comuni della Baronia (Flumeri, Grottaminarda, Sturno, Vallata, S. Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Castel Baronia, Carife), in provincia di Avellino.

Cartellate con mosto PAT Campania

Nella zona della Penisola Sorrentina, in provincia di Napoli, nel periodo immediatamente successivo alla vendemmia si prepara da sempre un dolce detto “cartellata”. L’etimologia del nome è piuttosto incerta, alcuni la rimandano al latino tardo “cartellus” o “cartallus” che vuol dire “canestro”, in riferimento alla sua tipica forma, che richiama alla mente quella di una…
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Pecorino fresco e stagionato PAT Campania

Il “casu ri pecora” è il formaggio di pecora che si produce in tutte le aree interne e pianeggianti della Campania, dove si pratica la transumanza. tradizione che si perde nei secoli, sia nella sua versione fresca che soggetto a stagionatura. Si presenta di forma cilindrica, dura e rugosa, di colore giallo dorato con una…
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Torrone di dentecane PAT Campania

Il torrone di Dentecane è un dolce tipicamente prodotto in “stecche” di circa 150 gr l’una. Si presenta di colore bianco avorio tempestato di mandorle, nocciole o pistacchi.  Nella versione tradizionale ha un aspetto “vetroso” e trasparente, nella versione morbida e’ soffice e gustoso.   Può essere incartato a vista “nudo” oppure nelle tradizionali scatole strette e lunghe…
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