Pomodoro cannellino flegreo PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campani

Il pomodorino cannellino flegreo presenta frutti di forma ovale allungata con assenza di apice stilare . Il frutto immaturo è di colore verde con una pigmentazione più accentuata in prossimità del peduncolo (“spalla verde”), a maturazione si presenta di colore rosso più o meno intenso. Appartiene alla famiglia delle Solanacee, la pianta erbacea annuale, a sviluppo indeterminato e ramificazioni dicotomiche numerose; le foglie sono imparipennate, di colore verde più o meno intenso, che presentano il caratteristico ripiegamento a doccia della lamina. I fiori, gialli, sono raccolti in racemi. Il frutto è una bacca di peso variabile mediamente tra 15-20 grammi con un sapore tendente al dolce.

La coltivazione, realizzata tradizionalmente con l’ausilio di canne per il sostegno e fili, è interamente manuale, l’epoca di coltivazione va da aprile ad agosto, in questo arco di tempo è possibile effettuare più raccolte manuali. Il sesto d’impianto è di 0.80 m tra le file e 0,25 m sulla fila, con un numero di piante ad ettaro è di circa 50.000. La raccolta si effettua da metà luglio ad agosto. I frutti raccolti manualmente vengono posti prima in cassette di plastica e venduti per la produzione di conserve soprattutto a carattere familiare.

La coltivazione del Cannellino Flegreo è diffusa, secondo testimonianze indirette, almeno dalla fine dell’800. La peculiarità del suo radicamento territoriale risiede nella sua capacità di adattarsi al pedoclima dell’area flegrea, caratterizzato da terreni vulcanici sabbiosi. Il prodotto è sempre stato essenzialmente destinato alla produzione di conserve oltre che al consumo da fresco.

Territorio di produzione

Area flegrea (NA)

Albicocca del Vesuvio PAT

Una delle prime testimonianze sulla presenza dell’albicocco in Campania la dobbiamo allo scienziato napoletano Gian Battista Della Porta che, nel 1583, nell’opera Suae Villae Pomarium ci parla di due tipi di albicocche: le “bericocche” e le più pregiate “crisomele”. Da questo antico termine deriverebbe il napoletano “crisommole” ancora oggi usato per indicare le albicocche. Nel…
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Roccocò PAT Campania

L’etimologia della parola roccocò, rimanda a “roccia artificiale”, poiché questo dolce natalizio, immancabile su tutte le tavole della Campania a partire dal giorno dell’Avvento e per tutto il periodo natalizio, ha una consistenza particolarmente dura e un aspetto quasi marmoreo, dovuto alla presenza delle mandorle. è un biscotto secco, a forma di ciambella schiacciata di…
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Rapa catozza PAT Campania

Di questo ortaggio, tradizionalmente impiegato per l’alimentazione sia umana (parti verdi) che animale (radice), si utilizzano comunemente le foglie, le parti tenere del fusto e le infiorescenze, prelevate in più fasi grazie all’attitudine a “ricacciare” dopo la raccolta. Afferisce alla specie Brassica rapa, nell’ambito della famiglia delle Brassicacee o Crucifere. La pianta è erbacea; la…
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