Portulaca PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia

Procaccia, porcacchia, sportellaccia, andraca, erba dei porci, erba grassa, erba vetro, perchiàzze, spurchiazza, purchiazze, prechiazz, precchiacche, ‘mbrucacchia, brucacchiu, chiappareine.

Pianta erbacea annua alta 10 – 40 cm con fusti prostrati e striscianti, carnosi e  di colore verde rossastro. Le foglie, munite di breve picciolo, hanno forma ovale, apice tronco e colore verde chiaro. I fiori sono piccoli, di colore giallo e crescono all’ascella delle foglie. Si aprono quando c’è il sole e si chiudono all’ombra. I frutti sono delle capsule fusiformi che contengono molti semi. Fiorisce in maggio-ottobre e cresce negli orti e giardini, ambienti ruderali, nelle fessure dei marciapiedi, incolti e coltivi. E’ pianta infestante e cresce in quasi tutte le regioni italiane. Viene anche coltivata in molte zone per usi alimentari e medicinali.

Il nome del genere deriva dal latino “portula” = piccola porta, in riferimento alla deiscenza del frutto: capsula che si apre per mezzo di un coperchietto, proprio come una piccola porta; il nome specifico dal latino “olera” = ortaggio, per alludere alla commestibilità della pianta.

Utilizzo nella cucina pugliese

Che sia raccolta nei campi o coltivata come erba aromatica, la portulaca è ottima da gustare cruda. E’ preferibile però scegliere i germogli più giovani che sono più teneri e ricchi di sostanze nutritive. I germogli più datati, inoltre, hanno un retrogusto amarognolo non gradito da tutti. Per preparare una buona insalata la portulaca è l’erba più adatta, grazie al suo sapore fresco e aspro che ben si sposa con quello di altri ortaggi ed erbette selvatiche (ad esempio la rucola).

C’è anche chi la preferisce cotta, come condimento nelle minestre, oppure nelle frittate e negli sformati. La portulaca aggiunge gusto alle zuppe casalinghe. Passata in padella con cipolla, olio, patate e altri ortaggi, quest’erba diventa un secondo davvero appetitoso.

In cucina si possono utilizzare anche i semi di portulaca: si raccolgono di solito prima che la pianta cresca e si possono aggiungere allo yogurt e cereali a colazione oppure nell’impasto se si fa il pane in casa.

TERRITORIO

Intera regione Puglia

Ricotta forte PAT

La ricotta forte è di consistenza morbida, cremosa e spalmabile, di colore crema, il sapore è molto piccante e sapido, l’odore molto pungente, penetrante ma gradevole. Dopo qualche mese si separa in superficie uno strato oleoso di colore giallo. Si produce durante tutto l’anno, prevalentemente da ottobre a maggio.

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Focaccia barese PAT

La focaccia tipica barese è un prodotto lievitato da forno tipico della Puglia e diffuso specialmente nelle province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Taranto, dove la si può trovare abitualmente nei panifici. Nasce, probabilmente ad Altamura o Laterza, come variante del tradizionale pane di grano duro, probabilmente dall’esigenza di sfruttare il calore iniziale forte del forno…
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Panzerotti con ricotta dolce PAT

Fagottini a forma di mezzaluna ottenuti da dischi di sfoglia, con diametro di circa 10 cm, ripieni con farcia di ricotta, zucchero, cannella e scorza di limone grattugiata. I fagottini così preparati vengono fritti in olio d’oliva e successivamente spolverati di zucchero a velo.

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