Prezzemolo PAT Sardegna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna

Prezzemolo – Perdusemini

Il prezzemolo sardo rappresenta una delle numerose varietà appartenenti alla famiglia delle Umbrelliferae gen. Petroselinum. E’ una pianta erbacea originaria del Sud-Europa e, secondo alcuni studiosi, proprio della Sardegna. Dal punto di vista morfologico il prezzemolo sardo presenta, rispetto alle altre varietà oggi in commercio, dimensioni ridotte e foglie piccole, frastagliate e di colore verde scuro. Aroma e gusto sono intensi. Il prodotto viene venduto in mazzi di grandezza e peso variabili.

La semina inizia a Marzo e si protrae fino all’anno successivo. La coltivazione segue le regole del Codice BPA . La semente è prodotta in azienda mandando a fiore le piante migliori. Spesso le sementi sono oggetto di scambio tra i produttori. La preparazione del terreno avviene mediante l’affinamento delle zolle e la predisposizione di solchi longitudinali per lo sgrondo delle acque in eccesso. La semina si attua a mano a spaglio. Il diserbo si effettua tradizionalmente tramite scerbatura. Normalmente la raccolta avviene dopo l’emissione della VI-VII foglia e prosegue ogni 30-45 giorni, fino a raggiungere anche 9 passaggi sulla stessa coltura. Dopo il taglio si procede ad una prima cernita del prodotto, eliminando le foglie ingiallite o secche e alla composizione di mazzi di grandezza variabile. Questi sono legati con la rafia o un elastico, posti in cassetta e lavati con acqua corrente. All’arrivo nello stabilimento di lavorazione il prezzemolo può, dopo un ulteriore lavaggio, essere sistemato in vaschette chiuse con film plastico microforato per alimenti.

Tradizionalmente

Gli anziani del paese sostengono che nel comprensorio di Sestu la coltivazione del prezzemolo sia tradizione antica. La sopravvivenza di questa tipologia di prezzemolo fino ai nostri giorni si deve principalmente all’usanza delle donne sarde di predisporre piccoli appezzamenti dedicati alle coltivazioni di erbe aromatiche nei quali il prezzemolo non mancava mai. Nel Comune di Sestu questa aromatica ha assunto, nel corso del tempo, una importante valenza economica tanto da guadagnarsi l’appellativo di “oro degli ortolani”, in virtù della sua capacità di garantire un reddito costante durante tutto l’arco dell’anno. Il seme, autoprodotto nelle aziende orticole, era tramandato di generazione in generazione nella maggior parte delle famiglie di orticoltori sestesi.

Oggi sopravvive solo tra coloro che lo coltivano per consumo familiare o per la vendita diretta. Le tecniche di coltivazione sono rimaste tradizionali ed improntate ai seguenti principi: limitate lavorazioni; assenza di trattamenti antiparassitari; ridotte concimazioni minerali; diserbo manuale; raccolta manuale. Questa particolare tipologia di prezzemolo è stata soppiantata da varietà selezionate dalle industrie sementiere più produttive e meno soggette a fiorire.

Territorio di produzione: Intera regione Sardegna.

Ciliegia di Burcei PAT Sardegna

Il paese di Burcei è arrampicato sul versante orientale del monte di Serpeddì, a quota 700 metri d’altitudine e le campagne, oltre che al pascolo, sono destinate alla coltivazione di orti, viti, legumi, e soprattutto, delle sue gustose e rinomate ciliegie, protagoniste a giugno della sagra delle ciliegie. La mezza dozzina e più di varietà…
Continua a leggere

Facussa PAT Sardegna

La Facussa è una agro-biodiversità vegetale di origine tabarchina, molto conosciuta e diffusa nel territorio comunale di Carloforte, dove viene coltivata dal 1738, anno di fondazione della comunità di Carloforte ad opera di una popolazione di origine ligure proveniente dall’Isola di Tabarca. Aspetto fondamentale è il legame molto stretto tra tale agrobiodiversità e la cultura…
Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *