Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO
Afferente alla Susina di Gallinaro
La Prugna chiamate localmente “pizzutella” per la sua forma allungata, è un frutto antico, presente in alcuni comuni del comprensorio della Valle di Comino, allo stato prevalentemente selvatico. La pianta appartenente alla famiglia delle Rosaceae, genere Prunus, specie P. domestica L., è diffusa soprattutto in area collinare a circa 400-600 metri slm, quale habitat altamente vocato per lo sviluppo della pianta e si trova tradizionalmente agli argini dei terreni dedicati a sua volta ad altre coltivazioni locali. La pianta ha un limitato sviluppo ma una buona e constante produttività, in genere non supera i 3 metri di altezza, con foglie caduche, di colore verde scuro, spesso con l’apice leggermente arrotolato verso il basso e ovali.
I fiori sbocciano in primavera. Ai fiori seguono i frutti di media grandezza, forma allungata (“a pizzutella”), di colore delle buccia giallo con sfumature rossastre. La polpa interna è gialla piuttosto fibrosa e compatta. Seme aderente. Sapore molto dolce. L’epoca di raccolta, efettuata a mano ricade nella 1° decade di agosto. Oggi la resa delle piante si aggirano sui 50-60 kg. La prugna Pizzutella di Picinisco è afferente alla Susina di Gallinaro, varietà autoctona a rischio di erosione genetica, tutelata dalla L.R. 1 marzo 2000 n. 15.
METODO DI PRODUZIONE
La Prugna pizzutella di Picinisco, raccolta nel mese di agosto, è destinata alla vendita per il consumo tal quale oppure trasformata in gustose marmellate, o più tradizionalmente essiccata. Per la preparazione delle marmellata, grazie alla dolcezza di questa prugna è possibile ridurre del 20-30% la dose dello zucchero che solitamente viene impiegato per le marmellate a base di altri frutti. L’essiccazione naturale al sole, sopra un letto di paglia, è invece il metodo di trasformazione tradizionalmente utilizzato in quanto la prugna Pizzutella può essere consumata anche nel periodo invernale come fonte di energia, fibra, sali minerali e vitamine.
CENNI STORICI
Dalle testimonianze orali raccolte la presenza della prugna Pizzutella di Picinisco risale già dal ‘800 e soprattutto la zona dove era maggiormente presente era la località Lecinara a Picinisco. Le peculiarità organolettiche di questo frutto richiamavano l’attenzione di molti mercati locali ma la vendita era destinata soprattutto al mercato campano. Negli anni 60-70 molti camion arrivavano dalla Campania per ritirare la pruna Pizzutella che poi rivendevano sul mercato di Napoli dove il prodotto veniva consumato fresco o essiccato al sole. In occasione delle feste paesane le prugne Pizzutella di Picinisco, essiccate secondo tradizione, venivano commercializzate presso le bancarelle come dolcetti per grandi e piccini.
Territorio di produzione
Provincia di Frosinone: Picinisco, Alvito, Atina, Gallinaro, Casalvieri, Settefrati, Villa Latina