Pupo di zucchero PAT Sicilia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia

Pupo di zucchero, “Pupu di zuccaru”, pupaccena

Pupi di zucchero colorati.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura

Zucchero, acqua, glucosio, succo di limone, colori vegetali di varie gradazioni e olio di mandorle. In una pentola, versare lo zucchero e scioglierlo con l’acqua, mettere sul fuoco e portare in ebollizione, mescolando. Aggiungere il succo di limone e il glucosio, continuando a mescolare. Controllare con una stecca di legno, il punto di cottura, immergendola nel composto, se sulla punta si formerà una bolla piccolina, allora continuare la cottura, se invece la bolla sarà più grossa, togliere velocemente la pentola dal fuoco e immergerla in acqua fredda, per bloccare la cottura. Lasciar intiepidire il preparato; intanto ungere con olio di mandorle alcune formette raffiguranti dei pupi, riempirli con il composto e farli rassodare in forno. Sfornare e decorare con colori vegetali.

Elementi che comprovino che le metodologie siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni: Antica ricetta importata in Sicilia da alcuni marinai che scambiavano con il governo della Serenissima. La pupacena è legato alla festa dei morti

Territorio di Produzione: Intera regione Sicilia

Tumazzo di vacca PAT Sicilia

Altezza: cm. 20 (in media); diametro: cm.30 (in media); peso: Kg. 5- 20; crosta: ruvida, segmentata; pasta: meno compatta rispetto al tipo “di pecura”; colore: giallognolo, cangiante a seconda della stagionatura. Il processo di lavorazione di questo tipo di formaggio è pressappoco identico o varia di poco da zona a zona. A dare un diverso…

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Braccialetti PAT Sicilia

Frittelle di Carnevale. Ingredienti: Un litro d’acqua, 1 Kg. di farina, 12 uova, un cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaio di sugna. In una pentola si mette a bollire l’acqua, lo zucchero e la sugna, poi si ci versa la farina, si ottiene così un impasto che si lascia raffreddare e vi si aggiungono le uova,…

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Oliva a puddascedda di Buccheri PAT Sicilia

Gli anziani di Buccheri raccontano che la prima oliva da mensa era l’oliva a puddascedda, cioè olive verdi del tipo Nocellara etnea (detta virdisa), raccolta assai presto (seconda metà di settembre), schiacciata e messa in acqua salata. Così viene descritta nel Ricettario dell’osteria u locale dei fratelli Formica, da cui si ricava il giusto modo…

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