Quatarone PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia

Quatara di Galatone, Quatarottu

Il ‘quatarone’ prende il nome dalla caldaia di rame stagnato che si adopera per cuocerla. È una preparazione a base di carni e frattaglie che abitualmente si prepara con cadenza settimanale, di solito nella serata del giorno di macellazione o nel giorno seguente. La sua base è costituita da ogni tipo di frattaglie, ritagli e interiora, quasi sempre equine, diligentemente lavate e sovente anche preventivamente sbollentate. La cottura viene eseguita a fuoco lento per almeno tre-quattro ore.

Produzione

Il ‘quatarone’ viene preparato da personale esperto in locali attigui alle macellerie equine e venduto a porzioni per asporto. Per la sua preparazione sono utilizzati i seguenti ingredienti: concentrato di pomodoro o conserva artigianale di pomodoro; cipolla; sedano; prezzemolo; olio d’oliva; sale; pepe; peperoncino; alloro e acqua.

Si rosolano tutti gli ingredienti vegetali in un filo d’olio e si lasciano stufare lentamente aggiungendo un po’ d’acqua sino a quando risulteranno disfatti e perfettamente amalgamati; quindi si allunga abbondantemente con altra acqua, si riporta ad ebollizione e si aggiungono le carni (ritagli di carne come quelli rinvenienti dalla spolpatura della testa, frattaglie varie, tratti di intestino e altri parti anatomiche come trachea, esofago, ecc.), quasi tutte preventivamente sbollentate e sezionate a pezzi.

Si tratta di una specialità preparata in concomitanza della macellazione con prodotti sottoposti a rigoroso controllo sanitario e che viene consumato entro poche ore dalla preparazione.

Tradizionalità

La tradizione di questo piatto è certamente ultrasecolare: attualmente, nel comune di Galatone (LE) viene preparato da alcune macellerie che si tramandano questa pratica da padre in figlio con grande apprezzamento da parte di una sempre numerosa e affezionata clientela.

A Nardò (LE) viene invece preparato da alcune trattorie di cucina tradizionale locale.

Questo piatto, nato dalla necessità di utilizzare e valorizzare le parti più difficili e meno pregiate degli animali macellati, ha quindi superato l’originaria motivazione e continua ad essere tuttora molto richiesto e gradito.

Prodotto citato in:

  • “la cucina pugliese in oltre 400 ricette” (Sada, 1994)
  • rivista “Il Cittadino” (anno IV, n. 5, dicembre 1994).

Territorio

Provincia di Lecce, in particolare Galatone e Nardò

Bietola di campagna o bietola selvatica PAT Puglia

Molto simile alla bieta coltivata, ha foglie verde scuro più turgide e piccole, a forma di rombo, molto lucide e bitorzolute, con una lievissima peluria lungo la costa. Le foglie hanno venature di un verde più chiaro e leggermente affossate. Dall’inizio della primavera all’estate inoltrata, produce dei fiori di un verde molto chiaro raccolti in…

Leggi di +

Dolcetto della sposa PAT Puglia

La pasta di mandorle “pasta reale” Salentina è tra le più rinomate al mondo perchè viene usata una mandorla ricca di olii essenziali che rende il dolce gustoso profumato e morbido. I dolcetti della sposa un dolce prelibato e antico che venivano serviti nei rinfreschi dei matrimoni e regalate a parenti e vicini di casa…

Leggi di +

Carota giallo viola di Tiggiano PAT

E’ seminata nel mese di luglio e raccolta nel tardo inverno. Colore bianco-giallastro, screziata di violaceo. Sapore dolce. Rispetto alla tradizionale carota “daucus carota” – di cui è una variante – presenta un maggiore contenuto di Beta-carotene (precursore della vitamina A) e di vitamina E, oltre che di potassio, calcio, ferro, fosforo.  Queste caratteristiche ne…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *