Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO
Ravioli secchi, friabili, con ripieno dal sapore non particolarmente dolce per la presenza di patate e pecorino grattugiato. Si presentano come panzerottini di colore giallo intenso in superficie, grazie all’aggiunta dell’uovo prima della cottura. Sono dolci della tradizione reatina fatti in casa secondo metodologie tradizionali.
METODO DI PRODUZIONE
Si preparano a partire da un impasto di farina, uova, latte, olio extravergine di oliva, sale e lievito naturale. L’impasto così ottenuto viene lasciato lievitare e poi usato per preparare la sfoglia. Si prepara a parte il ripieno composto da patate lessate e schiacciate, formaggio di pecora grattugiato, uova ed uvetta sultanina fatta rinvenire nel vino. Il ripieno viene poi disposto sulla sfoglia, formando dei ravioli che verranno spennellati con uovo battuto e posti a cuocere nel forno a legna.
CENNI STORICI
Detti localmente “caogiuni o cargiuni”, si tratta di dolci preparati prevalentemente nel periodo pasquale. Molto simili ai fiadoni abruzzesi per l’utilizzo tra gli ingredienti del ripieno del pecorino e per la forma; se ne differenziano per l’uso delle patate, di cui il territorio reatino è molto ricco.
Territorio di produzione
Provincia di Rieti: Borgorose, Concerviano, Fiamignano, Marcetelli, Petrella Salto, Varco Sabino
Farro del pungolo di Acquapendente PAT Lazio
Il Farro del Pungolo di Acquapendente ad oggi viene coltivato in un’area ristretta di 3-4 ettari e si ottiene da una varietà locale coltivata da tempo immemore.