Negli ultimi anni in Italia si è assistito ad una rapida crescita della mobilità elettrica, tema che ormai risulta imprescindibile nel panorama globale. A favorire questo sviluppo è l’aumento di auto elettriche e plug-in, essenziali per la transizione ecologica. Una delle sfide più ardue per la sostenibilità è proprio sviluppare un’infrastruttura di ricarica adeguata ed accessibile sul territorio nazionale. È qui che entrano in gioco le colonnine per la ricarica elettronica delle auto, mezzo principale e più diffuso per l’alimentazione dei veicoli elettrici. In questo articolo approfondiremo i contesti di utilizzo delle colonnine, la loro diffusione in Italia, i progressi fatti e le sfide future.
Le auto elettriche in Italia
Il numero di auto elettriche in Italia è in crescita costante, tanto che nel 2023, i veicoli elettrici in circolazione hanno raggiunto le 163.000 unità. Questo trend in continuo aumento è sostenuto sia da politiche governative favorevoli che da incentivi fiscali, ma prevede soprattutto una maggiore consapevolezza ambientale. I consumatori, sempre più attenti all’ambiente, hanno a disposizione diversi metodi ed agevolazioni per acquistare una vettura, come ad esempio il finanziamento auto, e fare la differenza in questo processo di trasformazione sostenibile. Ridurre le emissioni di CO2 e rispettare gli obiettivi climatici europei sembra essere una priorità per gli italiani, considerando anche che spesso le auto elettriche risultano anche più efficienti ed economiche.
Dai brand più prestigiosi a quelli più accessibili, i veicoli elettrici sono diffusi specialmente nelle grandi città come Milano, Roma e Torino. Questa statistica è dovuta principalmente alla maggiore presenza di colonnine di ricarica, molto più limitata in alcune zone del sud e in zone rurali. Nonostante ciò, con l’aumento dell’offerta di modelli elettrici e l’espansione della rete di ricarica, l’Italia è sulla buona strada per una transizione verso una mobilità sempre più sostenibile.
Le colonnine di ricarica in Italia
Nel 2023, l’Italia ha superato le 45.000 colonnine di ricarica installate, dislocate in diversi punti di ricarica pubblici e privati aperti al pubblico. Le diverse tipologie di dispositivi per la ricarica per veicoli elettrici, sono concentrate principalmente nelle regioni settentrionali e centrali, tuttavia, anche il sud Italia e le isole stanno assistendo ad una graduale comparsa di questa tipologia di dispositivo.
Partendo da questo presupposto, il governo italiano ha riconosciuto l’importanza strategica di una diffusione più omogenea delle colonnine di ricarica. Questa necessità ha reso il progetto parte del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
I piani statali appena citati prevedono investimenti tali da raggiungere circa 100.000 punti di ricarica entro il 2030. La promessa è non solo quella di creare una rete di infrastrutture solida e più vasta, ma soprattutto ben distribuita all’interno della penisola.
A ciò si aggiungono alcuni incentivi progettati per l’installazione di colonnine private, favorendo l’integrazione di stazioni di ricarica in condomini, uffici e altre strutture commerciali.
Conclusioni
La diffusione delle colonnine di ricarica elettriche in Italia è un passo essenziale per favorire la transizione verso una mobilità sostenibile. I grandi sforzi dello stato e dei cittadini nell’investire le loro risorse per virare verso scelte più sostenibili ha portato la penisola a compiere un grande balzo in questa direzione.
Intensificare la rete di infrastrutture, snellire e velocizzare l’approvazione dell’installazione delle colonnine e distribuirle equamente nel territorio rimangono le sfide da superare per un’Italia sempre più green.
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