Ricotta di pecora bagnolese PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

Prodotto lattiero caseario ottenuto con latte crudo proveniente da pecore della razza detta “bagnolese o malevizza”, costantemente al pascolo . La ricotta è di colore bianco con consistenza soffice e cremosità che aumenta col passare dei giorni. Il gusto è delicato con uno spiccato sapore di latte crudo.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, condizionamento, stagionatura

La ricotta è ottenuta dal siero residuo della lavorazione del pecorino bagnolese che viene opportunamente riscaldato fino a 90 °C, temperatura alla quale le proteine del siero si separano sotto forma di piccoli fiocchi che affiorano in superficie costituendo così la ricotta. Per la produzione della ricotta, al siero, vi si aggiunge del latte crudo di pecora bagnolese in proporzione del 10% circa quando ha raggiunto la temperatura di 60 °C, al fine di renderla più morbida. La ricotta, lasciata riposare per circa 10 minuti, viene estratta manualmente con un apposito strumento chiamato “tassa” per essere depositato in fuscelle anche di vimini e anche ginestra. Le forme delle fuscelle sono essenzialmente due, una in grado di contenere 500 gr l’altra circa 2500gr. Tuttavia è possibile anche produrre in forme di dimensioni diverse.

Osservazioni sulla tradizionalità

Prodotto tradizionale, le tecniche produttive sono rimaste invariate e tramandate oralmente di generazione in generazione fino ai nostri giorni.

Territorio i produzione

Confine amministrativo dei comuni di Bagnoli Irpino, Montella e Nusco, in provincia di Avellino

Peperone imbottito PAT

Peperoni di grande taglia, quadrati o lunghi, solitamente rossi o gialli, di varietà non amare né piccanti, svuotati di picciolo e semi e ripieni di mollica di pane raffermo rinvenuta nell’acqua, carne tritata, pepe, sale, prezzemolo tritato, uovo e parmigiano grattugiato. Esistono comunque numerose varianti che tolgono ad esempio la carne tritata ed aggiungono alici…

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Marsigliese PAT Campania

Il prodotto è ampiamente conosciuto nell’area di produzione (province di Napoli e Salerno) ed è sicuramente trasformato da almeno 25 anni, come accertato da ampia documentazione raccolta in zona. Deriva dal pain fendu provenzale, che a Marsiglia accompagna tipicamente la bouillaibasse, di cui condivide la forma particolare (due piccoli pani allungati, attaccati longitudinalmente fra di loro). La localizzazione…

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Uva sanguinella PAT Campania

Varietà antica, pressoché scomparsa, recuperata da alcuni appassionati viticultori locali; ha grappoli di media grandezza, acini fitti ed allungati, carnosi dolci, poco sugosi, polpa croccante, matura in agosto; il colore dell’acino varia, secondo l’esposizione solare, da verde a giallo dorato.

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