Fonte @Raggruppamento Carabinieri Biodiversità
L’area comprende il Castello federiciano di Lagopesole, monumento di origine bizantina e poi normanna, che Federico II di Svevia fece ampliare e ristrutturare, a partire dal 1242 sino alla sua morte, avvenuta nel 1250. Fu proprio nell’anno 1242, che l’Imperatore svevo (dal 1220 al 1250) vi si trasferì per trovare sollievo dagli impegni politici, recandosi nei fiorenti boschi allora esistenti intorno al Castello, ove amava dilettarsi nel suo passatempo preferito: la caccia con il falcone.
Nello stesso periodo probabilmente venne ristrutturato anche il donjon all’interno del cortile minore. Trattasi di una torre costituita, al primo livello, da una capiente cisterna e al superiore da una sala a pianta quadrata, raggiungibile esclusivamente dall’esterno mediante una scala retrattile, estremo baluardo di difesa in caso di attacco. Due teste umane in pietra, di cui una femminile dai capelli ondulati e una maschile dalle orecchie ferine fanno da ornamento sull’ogivale porta di accesso.
Oggetto di vicende storiche alterne, il Castello venne rilevato dall’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali insieme al complesso boscato adiacente nel dicembre 1968. Sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, mantiene ancora oggi la pianta originale articolata in un cortile maggiore e uno minore. Negli ampi saloni esistenti all’interno del Castello Federiciano sono ancora visibili mensole scultoree che reggevano archi a sesti acuti e le aperture all’esterno sono caratterizzate da bifore e monofore.
Habitat
Da un punto di vista vegetazionale, il bosco è caratterizzato dalla presenza di un bosco con prevalenza di Cerro (Quercus cerris) e Roverella (Quercus pubescens), con presenza di numerosi esemplari di Rovere (Quercus petraea), Farnetto (Quercus frainetto) e Castagno (Castanea sativa), in consociazione con specie minori quali Carpino bianco (Carpinus betulus), Orniello (Fraxinus ornus) e Olmo (Ulmus minor).
Fauna
E’ stata accertata la presenza di vari mammiferi come la volpe, il lupo (protetto dalla Direttiva Habitat), il gatto selvatico. Anche l’avifauna presente risulta estremamente ricca con presenza di Capinera, Picchio verde, Luì piccolo, Averla piccola, Civetta e barbagianni; quest’ultimo nidifica spesso all’interno del Castello.
Come arrivare SS 658 Potenza –Melfi, uscita Lagopesole
Norme di fruizione Le visite guidate sono effettuate previa richiesta inoltrata al Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza.
Centri visita/musei: Museo Storico-Naturalistico del Corpo Forestale dello Stato. Visita guidata su prenotazione.
Vedi Classificazione Aree Naturali Protette
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