Fonte @Raggruppamento Carabinieri Biodiversità
Con D.M. del 13.07.1977 venne istituita in Sila Piccola, su terreni del demanio dello Stato, la Riserva Naturale Biogenetica allo scopo di garantire l’equilibrio biologico e la biodiversità. La Riserva è posta all’interno del Parco Nazionale della Sila nel massiccio del Monte Gariglione e si estende su terreni di altitudine tra i 1500 ed i 1750 m.s.l.m. Il terreno si presenta movimentato e, soprattutto sul versante esposto a Nord, verso il fiume Tacina, lo si trova frastagliato e solcato da avvallamenti e burroni.
I corsi d’acqua, dei brevi ruscelli, affluiscono nel Tacina che scorre a Nord della Riserva fuori dai suoi confini. Il terreno deriva da rocce sedimentarie arcaiche, di natura mineralogica granitoide e gnessica granatifera. Le precipitazioni medie annue raggiungono anche i 2000 mm e hanno distribuzione tipica del clima mediterraneo con massimi autunno invernali e minimi estivi. La temperatura media annua si aggira intorno a 80 C. Il Monte Gariglione, alto 1765 metri s.l.m. costituisce la vetta più alta in Sila Piccola. Nella Riserva, all’interno del complesso boscato del Gariglione, è stato ristrutturato un imponente fabbricato, costruito agli inizi del secolo con architettura alpina dagli austriaci, denominato “Caserma del Gariglione” ed adibito a ricovero e ad alloggi di servizio per il personale. La finalità della Riserva è la conservazione e la tutela dell’ambiente, anche in considerazione dell’importanza della Riserva per la produzione di materiale di propagazione di elevata qualità genetica da utilizzare per il rimboschimento di zone degradate. Si sottolinea l’importanza della Riserva per la produzione di seme di abete bianco che, in base ad alcune ricerche svolte da studiosi austriaci e tedeschi, darebbero origine a piante dotate di una certa resistenza all’inquinamento atmosferico pare, da un primo esame, per la presenza in tali semi di alcuni aminoacidi assenti in altre provenienze centro-europee.
Habitat
I principali habitat presenti all’interno della Riserva sono:
- Faggete degli Appennini con la presenza di abeti bianchi (Abies alba). Questa tipologia di habitat si riscontra sui suoli profondi e subacidi o presso substrati silicei con la presenza di graniti e rocce metamorfiche. L’altitudine di questo habitat è compresa fra i 1.100 e i 1.900m di quota.
- Torbiere di transizione e instabili, habitat rinvenibile fra i 1.400 e i 1.700m presso terreni montani a carattere iper-umido e caratterizzati da un’alta acidità del terreno.
Nel dettaglio, gli habitat presenti nella Riserva ai sensi della Direttiva 94/43/CEE sono i seguenti:
- 6430: Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile;
- 9220: Faggeti degli Appennini con Abies alba e faggete con Abies nebrodensis;
- 9530: Pinete (sub)mediterranee di pini neri endemici.
Flora
La Foresta ricade nella zona del Fagetum ed è proprio il Faggio la specie più diffusa in consociazione con l’Abete bianco, la mescolanza è sia a singoli pedali che a gruppi. Evidente è l’alternanza dei cicli di produzione tra le due specie, infatti nelle zone ricoperte dove ci sono abeti adulti è il Faggio che trova condizioni ideali per rinnovarsi. L’alternanza fra le due specie sarebbe dovuta alle diverse caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche degli orizzonti più superficiali dei suoli ricoperti da Faggio e da Abete bianco. Tuttavia non è da trascurare la pressione antropica e in particolare le intense utilizzazioni dei tempi passati.
Altre specie presenti in modo sporadico sono l’ontano napoletano, l’acero, l’agrifoglio, il salicone, il pungitopo. È stata segnalata anche una pianta di tasso (Taxus baccata) con habitus cespuglioso.
Fauna
Fra i mammiferi la specie più importante è certamente il lupo appenninico (Canis lupus) che ha caratteristiche morfologiche che lo differenziano dal lupo europeo, che sono comunque della stessa specie e strettamente protetti anche a livello europeo. Fino a qualche anno fa in pericolo di estinzione, oggi la popolazione di lupi sembra sia in aumento.
Altri mammiferi diffusi sono il Capriolo e il cinghiale; fra i mammiferi di piccola e media mole si ricordano: lo scoiattolo, la volpe, la lepre, il tasso, il gatto selvatico, la martora, la faina, la puzzola. I pesci sono rappresentati dalla trota. Degli uccelli sono presenti numerose specie, si ricordano la poiana, lo sparviero, l’astore, la cornacchia, il picchio nero e il rosso maggiore, la cinciallegra, il fringuello, il crociere.
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Per ulteriori informazioni riguardo le norme di fruizione della riserva, il centro visita e le attività in corso visita rgpbio.it Gariglione Pisarello
Vedi Classificazione Aree Naturali Protette
Riserva Naturale Orientata Valle dell’Orfento – Abruzzo
La fauna comprende mammiferi protetti dalla Direttiva Habitat e in pericolo di estinzione come l’orso e il lupo, grandi ungulati come il cervo, il capriolo e il camoscio, uccelli rari e protetti come l’aquila reale, il falco pecchiaiolo, il piviere tortolino, il picchio dorsobianco, il merlo dal collare, il crociere, il fringuello alpino, il gracchio…
Riserva naturale integrale Piscina della Gattuccia – Lazio
E’ tipico esempio di foresta meso-igrofila mediterranea, con predominanza di Cerro e Farnetto; la Farnia è piuttosto rara, mentre il sottobosco è costituito da orniello e carpino nero. Al suo interno, numerose “piscine” naturali, in cui la lama d’acqua permane per lunghi periodi.
Riserva Naturale di popolamento animale Lago di Lesina – parte orientale – Puglia
L’area del bacino del Lago di Lesina si trova ad un’altitudine compresa fra 0-2 m s.l.m. e costituisce un ampio anfiteatro al fondo del quale si estende un seno lagunare orientato a est-ovest e sbarrato da un cordone litoraneo lungo circa 27 km e largo da 1 a 1,5 km. Questo cordone ha avuto origine…