Riserva Naturale Comprensorio di Fogliano-Laghi di Fogliano, Monaci e di Caprolace – Lazio

Fonte @Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Le zone umide interessano principalmente un settore parallelo alla linea di costa, servito da una rete stradale che consente un facile accesso a diverse aree. Tra i punti di maggiore interesse ricadono il Borgo di Fogliano, ove si colloca la sede principale del Reparto; l’area dei Pantani Cicerchia; i laghetti di fitodepurazione – area Rewetland; le sponde del lago dei Monaci e l’area dei Pantani d’Inferno. Per l’accesso al borgo di Fogliano esiste uno specifico regolamento; alcuni tratti di sponda del lago di Fogliano e dei Pantani Cicerchia sono regolamentati tramite le “linee guida del piano di fruizione Fogliano-Cicerchia” per ridurre, in particolare, l’impatto sull’avifauna. I laghetti di fitodepurazione, oggetto negli ultimi anni dell’instaurarsi di una colonia di ardeidi nidificanti, sono per ora interdetti alla pubblica fruizione. In diversi punti sono stati realizzati capanni di osservazione e schermature fatte con cannucce per l’avvistamento della fauna ornitologica.

Le zone umide vengono generalmente identificate con il Comprensorio di Fogliano, pur comprendendo in realtà anche le piscine naturali presenti in foresta. Il Comprensorio, con la sua estrema varietà di habitat, rappresenta uno degli ambienti più significativi del Parco Nazionale del Circeo.

Il Lago di Fogliano, il più grande fra quelli gestiti dall’Ufficio, ha una superficie di 404 ha e una profondità media di 1 m ed è il più a nord dei tre. Il Lago di Monaci, con una superficie di circa 95 ha e una profondità media di 1 m, è il più piccolo. Dei tre laghi gestiti è l’unico a non possedere una foce in comunicazione diretta con il mare; comunica indirettamente attraverso il Canale Rio Martino. In ultimo il Lago Caprolace, con un’estensione di 226 ha e 1,7 m di profondità. E’ quello più a sud dei tre.

Le tre lagune costiere hanno rappresentato sin dall’antichità, fonte di enorme ricchezza sia dal punto di vista economico che naturalistico. Possedimento papale prima e proprietà privata di una nobile famiglia ad esso legata, i Caetani, poi, sono sempre state sfruttate dal punto di vista della caccia e della pesca per la loro produttività. Ora incluse nel Parco presentano un’elevatissima biodiversità animale e vegetale. La fauna ittica associata a questi ambienti lagunari salmastri è rappresentata soprattutto da quella eurialina. Per i pesci le lagune costiere sono delle vere e proprie aree nursery dove trovare cibo e rifugio. La fauna ornitica legata alle zone umide frequenta questi ambienti così particolari soprattutto durante i periodi migratori. Negli ultimi anni, a seguito della realizzazione di alcuni laghetti di fitodepurazione ed al recupero di terreni in precedenza coltivati, si assiste al progressivo aumento delle specie nidificanti: nei pressi del laghetto le coppie di aironi cenerini in nidificazione sono passate da una nel 2016 a 47 nel 2020. In primavera, per la prima volta, nella stessa area si è verificata la nidificazione di due coppie di garzetta, con l’involo di cinque pulli, ed un tentativo di nidificazione ad opera di due coppie di cormorani.

Norme di fruizione

La fruizione dell’area nei pressi di Fogliano è regolamentata dal Disciplinare per la fruizione dell’area denominata “Borgo di Villa Fogliano” e dalle “Linee guida Piano di gestione della Fruizione del comprensorio di Fogliano-Cicerchia”.

Habitat di interesse UE
  • 1150* Lagune costiere
  • 1310 Vegetazione pioniera a salicornia e altre specie annuali delle zone fangose e sabbiose
  • 1410 Pascoli inondati mediterranei
  • 1420 Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termomediterranei
  • 6420 Praterie umide mediterranee con piante erbacee alte del Molinio Holoschoenion

Per ulteriori informazioni riguardo le norme di fruizione della riserva, il centro visita e le attività in corso visita rgpbio.it Riserva Naturale Comprensorio di Fogliano-Laghi di Fogliano, Monaci e di Caprolace

Vedi Classificazione Aree Naturali Protette

Riserva Naturale Statale Monte Velino – Abruzzo

La Riserva si trova lungo la catena del Sevice-Velino-Cafornia-Magnolia, tra i 987 metri di Bocca di Tevee i 2.486 di Monte Velino. Quest’ultima elevazione, pur presentando un’evidente continuità genetica e strutturale, è nettamente separata dalle altre dalla profonda spaccatura della Valle Majelama, diretta in senso Nord-Sud, che divide il gruppo principale dalle creste della Magnola…

Leggi di +

Riserva naturale integrale Lestra della Coscia – Lazio

La Riserva occupa un settore relativamente asciutto della foresta, caratterizzato da foresta planiziaria di tipo meso-xerofitico, con vegetazione arbustiva a mirto ed erica ed esemplari isolati di querce di notevoli dimensioni. Particolare interesse riveste la presenza, al suo interno, di un gruppo di Eucaliptus grandis, con altezze prossime ai cinquanta metri, inseriti nell’elenco degli Alberi monumentali,…

Leggi di +

Riserva Naturale Biogenetica Iona Serra della Guardia – Calabria

La Riserva Naturale Biogenetica di “Iona – Serra della Guardia” è stata inizialmente istituita sul bosco classificato come “bosco per la produzione di seme” di pino laricio, iscritto alla scheda n. 121 nel libro nazionale dei boschi da seme. Essa nasce nell’ambito della risoluzione n. 17 del 15.03.1976 del Comitato dei Ministri del Consiglio Europeo,…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *