Fonte @Raggruppamento Carabinieri Biodiversità
L’area è pervenuta al Demanio dello Stato nel 1919 per acquisto dalla nobile Famiglia Forquet, di origine francese, proprietaria di una più vasta tenuta di caccia. La riserva si estende lungo le pendici della Valle della Carpinosa a monte dell’unica sorgente perenne della zona montana del Gargano denominata “Fontana di Sfilzi” che fu costruita dagli eremiti e risale al XVII secolo. La Riserva si sviluppa ad un’altitudine di 389-600 m. s.l.m.. E’ una foresta ben conservata con una vegetazione condizionata da interessanti fenomeni di inversione termica.
Habitat
La vegetazione, pur non essendo precisamente inquadrabile in uno degli habitat protetti a livello di UE, è particolarmente interessante in quanto inquadrabile nell’area di tensione faggio-cerro e caratterizzata, per la particolare conformazione orografica, da una straordinaria compenetrazione di facies vegetazionali.
Flora
Le specie vegetali sono quelle tipiche dei boschi di faggio e di cerro. Grazie alle diverse esposizioni che influenzano il microclima, sono presenti: acero opalo, acero campestre, carpino bianco, carpino nero, cerro, rovere, leccio, tiglio, olmo, sorbo, melastro, alloro, corbezzolo, terebinto. Molti arbusti e una ricca varietà di specie erbacee e di muschi rendono la vegetazione molto varia ed interessante.
Fauna
Particolare attenzione e protezione è data al capriolo; troviamo inoltre il cinghiale, il tasso, la volpe, il gatto selvatico, la faina e il ghiro. Recentemente è segnalata la riapparizione del lupo. Tra gli uccelli troviamo il gufo comune, il colombaccio, l’allocco e numerose specie di picchi e silvidi. E’ stata accertata anche la presenza di alcune coppie del raro picchio rosso mezzano. Nelle acque della Fontana vive il tritone italico, piccolo anfibio caudato endemico del nostro Paese, protetto dalla Direttiva UE Habitat.
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Per ulteriori informazioni riguardo le norme di fruizione della riserva, il centro visita e le attività in corso visita rgpbio.it Riserva naturale integrale Sfilzi – Puglia
Vedi Classificazione Aree Naturali Protette
Riserva Naturale Biogenetica Caselli – Toscana
La Riserva conserva tre parcelle sperimentali di circa 2 ettari d’estensione ciascuna, ove sono state impiantate specie di conifere quali Pino domestico (Pinus pinea) e Cedro dell’atlante (Cedrus atlantica), che rappresentano prove sperimentali condotte dall’allora Azienda di Stato Foreste Demaniali (ASFD) in collaborazione con Istituti di Ricerca.
Riserva Naturale Feudo Ugni
Compresa nel territorio comunale di Palombaro e Pennapiedimonte, in provincia di Chieti, e’ stata istituita nel 1981, si estende su 1.563 ettari ed e’ delimitata a Nord dal torrente Avello. Il nome deriva dal latino omnium, cioe’ di tutti, perche’ ai tempi della conquista romana della zona questa parte della valle venne lasciata agli abitanti del luogo. L’area sulla…
Riserva Naturale Orientata e biogenetica Guadine Pradaccio – Emilia Romagna
Il termine “Guadine” deriva dal nome dell’omonimo Passo situato nella zona di crinale della Riserva e significa “zona di guado – passaggio”. Il nome “Pradaccio”, invece, trae le sue origini nel termine “Prataccio“, denominazione data ad un antico lago che ora è presente allo stadio di torbiera, la “torbiera del Prataccio” o “torbiera di Roccabiasca”….