Riso della Maremma PAT Toscana

Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana

Riso di tre varietà diverse (Carnaroli, Arborio e Thaibonnet) coltivato nel territorio della Maremma Grossetana, unico esempio di risicoltura toscana. Dopo la preparazione del terreno, a fine inverno, e l’immissione in risaia delle acque del fiume Ombrone, si procede alla semina delle tre varietà utilizzate (tarda primavera). Per evitare la presenza di risi selvatici e di altre infestanti, che ostacolerebbero lo sviluppo delle plantule di riso, viene effettuata la mondatura manuale. Dopo la raccolta, il riso viene sottoposto alle operazioni di decorticazione e lavorato con tecnologie d’avanguardia, che operano in modo estremamente naturale. Come il riso genuino di una volta, riposto nel sacco di carta, si conservava integro in modo naturale e, per questo, ha una data di scadenza più breve degli altri risi.

Tradizionalità

Nel Parco della Maremma si coltiva riso almeno dagli anni Sessanta e, a partire dal 2000, è attiva l’unica riseria toscana. Si tratta di una piccola azienda (appena tre soci) che coltiva riso delle varietà Arborio, Carnaroli e Thaibbonet, raccoglie il prodotto di altri piccolissimi contadini del parco e procede alla lavorazione, decorticando, selezionando e sbiancando i chicchi con macine a pietra che – azionate da motori a basso regime di giri – offrono un prodotto leggermente più scuro, ma anche più saporito e profumato di quello industriale. Le varietà Arborio e Carnaroli sono particolarmente delicate e più “difficili” per il clima ventoso di questa zona, mentre la Thaibbonet – che ha piantine di taglia bassa – cresce senza problemi. Per questo prevalgono gli ettari coltivati a Thaibonnet, una varietà particolarmente adatta per ricette orientali. Per ora si tratta di una realtà molto piccola, ma la qualità dei prodotti lascia ben sperare sul futuro di questa “giovane” vocazione della Maremma. Il riso maremmano risulta avere qualità estremamente elevate, dovute alle caratteristiche climatiche della pianura grossetana, estremamente favorevoli a questa coltura, e al terreno, destinato alla risicoltura solo in epoca recente.

Produzione: La quantità prodotta è in fase di rilevazione. La commercializzazione avviene prevalentemente nella grande distribuzione e al dettaglio tradizionale, presso mercati locali ed italiani.

Territorio interessato alla produzione:

Maremma toscana

Formaggi caprini della Maremma PAT Toscana

Si tratta di formaggi di capra freschi aromatizzati in vario modo: al carbone, al pepe in grani, al peperoncino, all’erba cipollina, all’aglio, al sesamo, alla menta, all’origano, alle mandorle tritate, al basilico. La forma può essere cilindrica, piramidale o a tomino. La pasta è bianca, liscia, compatta e omogenea, il sapore è delicato, leggermente acidulo;…

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Torta di verdure PAT Toscana

E’ una torta rotonda, con base in simil pasta frolla e ripieno a base di verdure (bietole), pane, zucchero uova; l’impasto rimane di colore verde anche dopo la cottura. Nonostante la bietola sia uno degli ingredienti principali è una torta dolce e non salata.

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Fagiolo giallorino della Garfagnana PAT Toscana

Il fagiolo giallorino della Garfagnana ha seme ovale, dimensioni medio-piccole e colore giallo, con occhio ben marcato. È una coltura che non ha bisogno di sostegno; si produce da maggio ad agosto. Il seme viene selezionato alla raccolta dai produttori e conservato per l’anno successivo. Il terreno viene preparato facendo concimazioni di fondo; il seme…

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