Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna
ribiola, furmai nis
Formaggio di piccole dimensioni ottenuto da latte di pecora e trattato per la conservazione in vetro. Formaggella fresca di pecora mantecata con latte, zucchero, vino bianco secco o grappa o cognac, messa in vasetti di vetro, coperto d’olio e tenuta a stagionare fino a quando non diventa piccante
Caratterizzato da una consistenza morbida e spalmabile, la Robiola ha un sapore dolce e delicato con note leggere di acidità. Il suo profilo aromatico può variare a seconda del tipo di latte utilizzato e del periodo di stagionatura
Referenze bibliografiche:
- Artocchini C., Il Folklore Piacentino, U.T.E.P., Piacenza 1971, pag. 402.
Territorio di produzione: Areale della Val Tidone, Piacenza.
Gramigna verde PAT Emilia Romagna
Pasta ottenuta dall’impasto di semola di grano duro, acqua, spinaci (1,5-2%). Prodotto ottenuto per impastamento, trafilazione, estrusione, formatura, essicazione e confezionamento. Le produzioni sono condotte in ottemperanza ai manuali di autocontrollo aziendali
Maltagliati, puntarine, malfatti, malfattini, lasagnotti PAT Emilia Romagna
Minestra a base di uova e farina da cuocere in brodo di carne o di fagioli. Di forma irregolare e dimensioni varie, spessore di circa 2-3 mm. Si prepara il classico composto fino ad ottenere un impasto di consistenza soda e con superficie lucida. Viene stesa la sfoglia con l’ausilio del mattarello fino ad uno…
Minestra imbottita PAT Emilia Romagna
Spoja lorda (pasta ripiena) Era una minestra che si faceva principalmente quando rimaneva del ripieno da cappelletti. Si impastava la farina con uova e sale per una sfoglia sottile. La spoja era “lordata” interamente dal ripieno.