Prodotto Agroalimentare Tradizionale delle Marche
La Roveja (Pisum sativum ssp. Arvense L.) è un pisello selvatico coltivato in piccoli appezzamenti dei Monti Sibillini, dal seme di colore marroncino tendente al giallo. Racemi lunghi quanto le stipole, corolla di colore roseo violaceo ed ali porporine, legumi corti 4 – 6 cm con semi contigui, variegati, compressi o prismatici. Pianta che si adatta a vivere in terreni argillosi e umidi, è dotata di una buona resistenza al freddo.
La pianta si raccoglie a fine estate e si lascia seccare, infine si trebbia al pari di tutte le piante da granella. La Roveja (rubiglio e corbello sono altri nomi dialettali che la identificano), è particolarmente apprezzata per la preparazione di una polenta, localmente chiamata “farrocchiata” o “farecchiata”, dal gusto intenso e lievemente amarognolo. Condita tradizionalmente con un battuto di alici, aglio e olio extravergine di oliva, è ottima anche il giorno dopo, affettata e abbrustolita in padella.
Tradizionalità
Indagine svolta da Graziella Picchi su incarico della Provincia di Macerata;
- “Le risorse genetiche vegetali delle Marche”, Bellucci E, Bulfon D., Cappella G., D’Amico T., Ferradini N., Nanni L., Piermattei S., Porfiri O., Rossi M., Papa R.,
- Dipartimento di Biotecnologie Agrarie ed Ambientali (DIBIAGA), Area di Genetica Agraria, Università degli Studi di Ancona – Articolo pubblicato sulla Rivista della Regione Marche “Agricoltura”, Febbraio 2001.
Territorio di produzione
Comprensorio dei Monti Sibillini.