Salsa piccante PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

Condimento di colore giallo-arancio, odore intenso e gusto piccante e spiccato, a base di cipolle, peperoni, acciughe, prosciutto e olio extravergine di oliva. Viene utilizzata per condire la tasca di vitello, altro piatto della tradizione caggianese.

Descrizione delle metodiche di lavorazione

Ingredienti: 3 cipolle, 3 peperoni all’aceto, 4-5 acciughe salate, 100 grammi di prosciutto crudo tagliato a dadini, olio di oliva. Preparazione: si tagliano a pezzetti molto piccoli tutti gli ingredienti e si lasciano cuocere a fiamma bassa. Si aggiungono 2-3 cucchiai di vino cotto, si mescola e si lascia cuocere ancora per un minuto. La salsa piccante accompagna la pancetta ripiena preparata in abbinamento con la “Minestra con le polpettine”, oppure si può conservare in barattoli di vetro nel frigo ed è ottima per accompagnare anche formaggi non stagionati.

Osservazioni sulla tradizionalità

La ricetta rispecchia i metodi tradizionali di lavorazione, e gli strumenti e le attrezzature si sono man mano adeguati ai processi di innovazione tecnologica.

Territorio interessato alla produzione

Caggiano (SA)

Castagna di Trevico PAT Campania

Nei boschi di Trevico dominano gli alberi di castagno. Tale frutto per il passato ha rappresentato l’alimento essenziale per il sostentamento della popolazione. Tale frutto è stato definito “pane dei poveri” proprio perché era l’unico alimento in disponibilità d’interi nuclei familiari. Immediatamente  dopo la prima guerra mondiale, e prima   del fenomeno dell’emigrazione le famiglie di…

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Burro di bufala PAT Campania

In tutta l’area di produzione della mozzarella di bufala campana, le province di Napoli, Caserta e Salerno, si ricava, direttamente dalla lavorazione del latte di bufala o dal siero proveniente dalla lavorazione della mozzarella e degli altri prodotti lattiero caseari a base di latte di bufala, anche un particolare tipo di burro, il “burro di…

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Melanzane a scarpone PAT Campania

Si tagliano le melanzane in due parti uguali per il senso della lunghezza, eliminandone l’apice; si svuotano della polpa spugnosa interna lasciando intera la polpa aderente alla buccia: si realizzano così gli “scarponi” o “barchette”, che vengono fritti. Una volta eliminato l’olio residuo con carta assorbente si riempiono con polpa di melanzane tagliata a dadini…

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