San Sebastiano di Guido Reni

Una visita al Museo: Musei di Genova PALAZZO ROSSO

Una delle più celebri redazioni è quella di Genova, già in collezione Brignole dal Seicento, al 1717 catalogata di mano del Reni, poi donata da Maria Brignole Sale, duchessa di Galliera nonché ultima esponente del casato, ai musei di Genova nel 1889. Per lungo tempo questa redazione fu ritenuta essere il prototipo delle altre, tuttavia venne riconsiderata replica autografa di quella romana successivamente ai lavori di restauro che furono avviati su quest’ultima. Dagli stessi emerse infatti non solo la qualità eccelsa del dipinto in questione, ma anche il sigillo posto sul retro della tela capitolina riprendente lo stemma del Monte, il che certificava il pregio della collezione entro cui si trovava l’opera; questi fattori fecero rivalutare la versione romana e propendere la critica sull’idea che era quest’ultima la versione originale del dipinto.

Inoltre, la mancanza di fonti antiche in ordine alla commessa del quadro genovese e gli importanti lavori di restauro eseguiti nel terzo quarto del XX secolo che hanno rimosso parti di pittura aggiunte successivamente all’opera, riducendo persino la dimensione della tela dai 146×114 cm del tempo a quella attuale, hanno determinato anche una spaccatura da parte della critica circa la forbice temporale di esecuzione del quadro genovese, ritenendo alcuni di questi che l’opera fosse databile comunque intorno al 1615-1616, mentre secondo altri addirittura al quarto decennio del Seicento (1630-1639), portando la stessa a essere quindi una ripresa del modello capitolino eseguita a distanza di tempo dal Reni.

Fonte @ wikipedia

MAF Museo Archeologico Nazionale di Firenze – La chimera di Arezzo

L’offerta votiva rappresentata dal bronzo, è di rara bellezza e raffinata fattura, ma non solo, è effettivamente particolare e inconsueta se si pensa che è inequivocabilmente rivolta a un dio etrusco ma sicuramente rappresenta il mito greco della Chimera uccisa da Bellerofonte. Non è quindi da scartare l’ipotesi che sia un’opera greca pervenuta in…

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Il buon pastore scultura marmorea del IV secolo d.C.

La Statua di Gesù Cristo Buon Pastore fa parte di un gruppo d’opere acquisite per la liberalità di papa Clemente XIII (1758 – 1769), che le destinò alla collezione d’antichità cristiane contenute nel Museo Sacro o Cristiano della Biblioteca Apostolica Vaticana, fondato nel 1756 per volontà di papa Benedetto XIV (1740 – 1758), suo predecessore. 

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Atalanta e Ippomene di Guido Reni nel Museo di Capodimonte a Napoli

La tela (sia la versione a Madrid che a Napoli) rappresenta il mito di Atalanta, da Le Metamorfosi di Ovidio, ninfa la cui imbattibile capacità nella corsa fu sconfitta solo da Ippomene tramite uno stratagemma ordito da Afrodite. Atalanta è infatti una donna avversa al matrimonio, pronta a sposarsi solo con colui che l’avrebbe battuta in una gara di corsa. I suoi spasimanti che…

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