Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto
Il “Sangue Morlacco” è il liquore ottenuto dall’infusione di ciliegie marasche. Si presenta di colore rosso cupo, con un profumo intenso ed un gusto corposo di marasca, molto rotondo al palato.
Dalla spremitura delle ciliegie marasche si ottiene un succo rosso cupo che viene messo in invecchiamento in tini di rovere. L’invecchiamento previsto dal capitolato di produzione è di due anni in tini di rovere, con accurati rimontaggi e rotazioni della cantina. Dopo questo lungo periodo di affinamento viene aggiunto alcol, zucchero ed acqua per ottenere il prodotto finito, da imbottigliare per l’immissione in commercio.
Tradizionalità
Il “Sangue Morlacco” ha un’antica storia, la produzione inizia nel 1830, utilizzando le ciliegie marasche che crescono abbondanti lungo la costa dalmata. Denominato inizialmente “Ratafià” e poi “Cherry Brandy”, nel 1919 fu rinominato “Sangue Morlacco” da Gabriele D’Annunzio, durante la sua impresa di Fiume. L’antico “ratafià di marasche” divenne così: il liquore cupo che alla mensa di Fiume chiamavo “Sangue Morlacco” – Gabriele d’Annunzio.
Territorio interessato alla produzione: Comune di Torreglia in provincia di Padova.
Tinca del Trasimeno PAT Umbria
Persico reale del Trasimeno PAT Umbria
Corpo ovaliforme, compresso lateralmente, dorso arcuato, il margine superiore dell’opercolo termina a punta ed è munito di una robusta spina. Squame piccole e dentellate. Presenta dorso verdastro/bruno, fianchi verdastri/giallastri, ventre argenteo, strisce verticali scure sui fianchi. Dimensioni medie di 18-20 cm., lunghezza massima di 45 cm. Carni pregiate, gustose, delicate, sode e magre.