Saraghina al testo PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna

papalina o spratto al testo, saraghina sora al test

La saraghina è un piccolo pesce azzurro dell’Adriatico, simile alla più famosa alice o sardone, dal corpo fusiforme, allungato e compresso ai lati. Il profilo ventrale è leggermente seghettato. Il dorso è azzurro bluastro con ventre e fianchi argentati. Non supera i 17 cm di lunghezza. “Sul testo di terracotta posto sul fuoco e già ben caldo, si getti un pugno di sale grosso che sciogliendosi impedirà alla saraghina di attaccarsi. Presi a tre a tre per la coda si voltano e si rivoltano in farina di polenta e poi si pongono sul testo. Si girano con una coltella e il mangiare è pronto.”

Tradizionalità

Sagra del pescatore e del pesce azzurro che si tiene a Rimini dal 1982; altre sagre che hanno per tema la valorizzazione del pesce azzurro in generale si tengono in altre città balneari della provincia di Rimini, in particolare la sagra della “Rustida” che dagli anni ’50 si realizza a Cattolica. Inoltre il Consorzio ha collaborato con la Provincia di Rimini per la realizzazione di un progetto di promozione del pesce locale denominato “I Venerdì di Magro”.

Referenze bibliografiche

  • Gianni Quandamatteo “Grande Dizionario Gastronomico Romagnolo”- Grafiche Galeati;
  • Michele Marziani e Piero Meldin “La cucina riminese tra terra e mare”- Panozzo Editore.

Territorio di produzione

Provincie di Forlì-Cesena e Rimini.

Funghi ovuli ripieni PAT Emilia Romagna

Funghi ovuli, olio, pangrattato, formaggio grattugiato, carne tritata, uova Si puliscono i cappelli di alcuni ovuli, non troppo maturi, con uno straccetto bianco inumidito, si riempiono le cavità con il ripieno fatto di pangrattato, parmigiano, carne trita e uova. Si procede poi alla cottura in tegame.

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Bondiola PAT Emilia Romagna

Carne suina fresca macinata (coppa fresca, cotenna, goletta), aromi naturali, spezie e vino bianco secco. Macinatura della carne mescolando: vino, aromi e le spezie. Insaccare in vescica di maiale ed essiccare i budelli in apposita camera di asciugatura. La stagionatura minima 15-20 giorni a temperatura controllata

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Albicocca Val Santerno PAT Emilia Romagna

Nel “L’albicocco” (Enrico Casini – Mario Neri, Edagricole 1964), la zona imolese veniva annoverata tra i principali centri di diffusione di questa drupacea in Italia. Imola e il suo comprensorio legano il proprio nome non solo a delle specifiche varietà, ma l’opera di studiosi, ricercatori, la competenza e la passione di tanti operatori agricoli, saldano…
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