Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia
Sasanèdd, sasaneddere, sasanìdde, sasanìdd.
I sasanelli sono dolci caserecci dal colore molto scuro che tutte le famiglie di medio e basso ceto preparavano in occasione delle feste o per i matrimoni. Sono dolci tipici della Murgia e specificatamente della zona di Gravina. A base di farina, zucchero, vincotto, buccia di limone ed arancia grattugiata, cannella, chiodi di garofano e cacao. In taluni casi si possono trovare ricoperti da un leggero strato di mandorle e uva sultanina.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura:
Porre in una terrina insieme:
- Farina tipo 00 gr. 500
- Semola rimacinata di grano duro gr. 500
- Vincotto di fichi, o (cotto fichi) (1) gr. 300
- Zucchero gr. 200
- Olio extravergine di oliva pugliese gr. 100
- Cacao gr. 90
- Scorza di Arancia/Limone gr. 10
- Uova unità 2
- Agente lievitante gr. 25
- Acqua q.b gr. 100
- Cioccolato fondente gr. 300 gr
- Cannella 1 pizzico
- Chiodi di Garofano 1 pizzico
Vincotto fichi: Procedimento: lavaggio fichi; rompere in due ogni fico e porlo sul fuoco per la bollitura per circa mezz’ora; successivamente porre il contenuto in un sacco o (torchio), di seguito spremere tutto fino ad ottenere tutto il liquido contenuto e versarlo in una caldaia e cuocere a fuoco lento fino ad ottenere la densità voluta.
Procedimento: Porre in una terrina insieme il vincotto; lo zucchero, l’ olio EVO pugliese, il cacao, le uova, la scorza di arancia/limone, il cioccolato fondente e l’agente lievitante. Amalgamare bene il tutto, fino ad ottenere lo scioglimento totale dello zucchero, della scorza di arancia/limone, del cacao e dell’agente lievitante; infine aggiungere la farina e la semola rimacinata e circa 100 gr di acqua continuare a impastare fino ad ottenere un impasto liscio e morbido, quindi mettere l’impasto nelle teglie con un cucchiaio (misura rotonda di diametro che va da 4 cm a 15 cm). Lasciar cuocere per circa 10 minuti a 200 gradi circa.
Elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
Bibliografia:
- GRAVINA E LE SUE TRADIZIONI, scritto da Francesco Mastromatteo, ed. 1971
- U CALARIDD, cucina Gravinese. Cultura, Tradizioni e Storia, ed. 1997
- SAPORI E PROFUMI DEI TEMPI PASSATI, Cento Ricette, Spezie e Rosoli, di Michele Erriquez, ed. 2002
- Articolo tratto da “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 29 agosto 2010 “Cose da fare e da vedere” di M. Pizzillo
Territorio
Provincia di Bari, in particolare il comune di Gravina di Puglia
Olive verdi PAT
Olive di varietà locali raccolte verdi e al viraggio di colore, dopo il trattamento assumono una colorazione verde-scuro. Si scelgono le olive più voluminose si lavano e si coprono di acqua in un recipiente che non sia di metallo, nell’acqua si scioglie la soda caustica (gr. 20 per ogni kg. di olive) e si lasciano…
Ostie ripiene PAT Puglia
Le ostie ripiene sono di forma ovale di colore panna ripiene di mandorle. Impasto di farina e acqua dal quale si ottengono delle ostie ovali. Il ripieno è costituito da mandorle tostate con zucchero e miele caramellizzato.
Zuppa di pesce alla gallipolitana PAT Puglia
Questa zuppa, viene considerata la diretta discendente della cosiddetta “zuppa bruna”, l’antico brodetto degli antichi greci, che ovviamente, negli ultimi secoli, si è arricchita del pomodoro. Ciò che più la contraddistingue e la rende originale è quella spruzzatina d’aceto finale, che ha il compito di rinfrescarne il gusto ed esaltarne il sapore; proprio questo è…