Come coltivare lo scalogno in maniera biologica
Molto interessante la coltivazione dello scalogno (Allium ascalonicum L.) in quanto è un ortaggio rustico che si pianta in giardino a fine inverno.
È molto facile da coltivare e molte tecniche sono simili alla coltivazione dell’aglio.
La coltivazione avviene a partire dal bulbo e quindi la conservazione del prodotto, se ben realizzato, permette di avere questo ortaggio per lungo tempo.
Lo scalogno predilige terreni sabbiosi sciolti o anche ben lavorati per consentire un buon sviluppo del bulbo.
La dotazione in sostanza organica non deve essere eccessiva altrimenti, tra l’altro, va a scapito della crescita del bulbo e a favore di quella vegetativa.
Per la semina parto dai bulbi che vanno piantati nel periodo di fine inverno ad una profondità compresa tra 2 e 5 cm (a seconda del clima e del tipo di terreno).
La distanza consigliata per scegliere tra le piante è di 30-35 centimetri.
Utile per lo scalogno la tecnica della consociazione con carota, cetriolo, fragola, lattuga e sedano, quindi puoi pensare di piantarlo in filari appaiati associati a queste specie secondo le tue esigenze.
La combinazione migliora la resa reciproca di queste piante, l’equilibrio nutrizionale e biochimico del suolo e la resistenza alle malattie delle piante.
Per quanto riguarda la tecnica di contenimento delle infestanti, lo scalogno risente di poca concorrenza e quindi la pacciamatura non sarebbe necessaria; tuttavia, se lo sai devi farlo con paglia o altri prodotti vegetali (foglie, ecc.). inoltre, la pacciamatura riduce la necessità di irrigazione e fornisce buone quantità di materia organica al suolo.
Pertanto, per quanto riguarda l’irrigazione, se si viene pacciamati, si dovranno diminuire notevolmente i contributi irrigui per una pianta che di per sé non ne richiede molti.
Tra le avversità l’unico vero problema può essere rappresentato dalla peronospora. La presenza della pacciamatura diminuisce notevolmente la virulenza di questo fungo e comunque, poiché lo scalogno deve essere coltivato in terreni molto sciolti, si può utilizzare una soluzione con bicarbonato di sodio, con tutti gli accorgimenti necessari descritti nell’apposito articolo.
Esistono molte varietà di scalogno. La differenza più sostanziale è la forma del bulbo.
Per quanto riguarda la raccolta, il periodo appropriato è inteso dall’ingiallimento delle foglie. Per la conservazione è necessario un luogo asciutto (possibilmente con una temperatura compresa tra 12 e 15 ° C) e ombreggiato dove possa essere conservato fino a 8 mesi dalla raccolta.
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