Sentiero Italia CAI Basilicata T08 Comune di Rivello – Fortino

SI-T08 Le montagne della Basilicata

Comune di Rivello – Fortino Dalla piazza Umberto I nel centro storico di Rivello (460 m), si scende tra i vicoli per raggiungere quasi sul greto del fiume Noce, la chiesa Madonna del Popolo (350 m). Dopo aver attraversato il ponticello romano sul fiume Noce, si sale per un sentiero ben curato fino alla Contrada Capo d’Elci. Superata la S.S. 585 “Fondo Valle del Noce” su un cavalcavia, si prosegue agevolmente per la frazione Rotale su strade comunali poco frequentate siaasfaltate che sterrate e intercettando all’altezza del cimitero il sentiero della pista ciclabile del Rotale che ci porta fino alla piazza centrale. Nel piccolo borgo agricolo c’è una fontanella, un negozio di generi alimentari ed un B&B dove poter sostare. Lasciato Rotale si prosegue su sentiero, costeggiando il mone Serralunga fino alla località detta dei Tre Confini. La prima parte, cioè fino al passo Serralunga, sul versante sud orientale, brullo e roccioso, la seconda parte sul versante nord orientale, nel fitto Bosco di Mangarrone tra faggi, cerri e lecci. Al cambio di pendenza in fondo al bosco con un po’ di attenzione, a breve distanza dal sentiero c’è la sorgente perenne “d’Avvucat”. Superato il bosco di Mangarrone, da località “Tre Confini” si raggiungono le prime case di località “Affonnatore” su strada sterrata. Da qui si raggiunge la piccola frazione del Fortino, sul confine Lucano-Campano, percorrendo alternati, tratti stradali in asfalto e strade sterrate, dove nei periodi di pioggia è possibile trovare dei ristagni di acqua.

Lagonegro

Informazioni tecniche

  • Distance 22.2 km
  • Departure Rivello (461 m)
  • Arrival Fortino (775 m)
  • Dislivello + 972 m
  • Dislivello – 668 m
  • Maximum altitude 1107 m
  • Minimum altitude 355 m

Altimetria in Wikiloc

Fonte @CAI.it

Appia Regina Viarum
1° Tappa

La realizzazione della via Appia fu intrapresa nel 312 a.C. in un momento cruciale della storia di Roma, nel pieno della seconda guerra sannitica, che aveva visto i Romani subire l’onta delle forche caudine (321 a.C.). Ebbe il nome dal suo ideatore il censore Appio Claudio detto il Cieco, illuminato e ambizioso amministratore della cosa…

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