Sicilia
PISTACCHIO DI RAFFADALI DOP

DESCRIZIONE

La Denominazione di Origine Protetta Pistacchio di Raffadali DOP è riservata al prodotto, in guscio, sgusciato o pelato,delle piante della specie botanica «Pistacia vera», cultivar «Napoletana», chiamata anche «Bianca» o «Nostrana»,innestata su «Pistacia terebinthus» volgarmente chiamato (Scornabeccu).

Pistacchio di Raffadali DOP

ZONA DI PRODUZIONE

La zona di produzione del Pistacchio di Raffadali DOP, ricade all’interno dei confini dei seguenti Comuni della Provincia di Agrigento: Raffadali, Joppolo Giancaxio, Santa Elisabetta, Agrigento, Cianciana, Favara, Racalmuto, Sant’Angelo Muxaro, San Biagio Platani, Cattolica Eraclea, Casteltermini, Santo Stefano Quisquina, Aragona, Comitini, Grotte, Montallegro, Alessandria della Rocca, Siculiana, Realmonte, Naro, Porto Empedocle, Castrofilippo, Campobello di Licata, Ribera, Canicatti, Palma di Montechiaro, Ravanusa, Camastra; Montedoro e Serradifalco in provincia di Caltanissetta, nella regione Sicilia.

ASPETTO E SAPORE

Il Pistacchio di Raffadali DOP è caratterizzato da una forma allungata e da un colore verde. Il sapore è dolce, gradevole e pronunciato ed è molto ricco di olio.

COMMERCIALIZZAZIONE

Il Pistacchio di Raffadali DOP può essere immesso al consumo: per il prodotto in guscio, sgusciato o pelato, da utilizzare nella trasformazione e non destinato al consumatore finale, in sacchi di tessuto e/o altro materiale idoneo, fino al peso di 25 kg; per il prodotto in guscio, sgusciato o pelato destinato al consumatore finale, in idonee confezioni trasparenti o con finestra trasparente che consenta di vedere il prodotto.

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ARANCIA DI RIBERA DOP

L’Arancia di Ribera è prodotta nelle tre seguenti modalità: tradizionale, ossia con metodologie consolidate nel tempo; integrato, ossia con l’aggiunta delle regole stabilite dalla Regione Sicilia e, infine, biologica in conformità al Regolamento CEE 2092/91. Tutte le modalità di coltivazione sono descritte nel dettaglio nel disciplinare di produzione all’articolo 5.

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PESCA DI LEONFORTE IGP

La pesca può essere coltivata con tre modalità: convenzionale, integrata e biologica. Per ottenere un frutto di alta qualità, il terreno è coltivato solo con concimi organici ed è ammesso l’apporto di azoto per un limite massimo di 150 kg per ettaro. La forma di coltura, secondo quanto previsto dal disciplinare, dovrà garantire un’adatta esposizione…

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