SCARICA in formato PDF DISCIPLINARE POMODORO DI PACHINO IGP
L’IGP “Pomodoro di Pachino” riguarda i pomodori allo stato fresco della specie botanica “Lycopersicum esculentum Mill.”. È possibile distinguere nelle seguenti tipologie di pomodoro: il tondo liscio; il costoluto; il cherry; il plum e mini plum. Quando è immesso al consumo, il Pomodoro di Pachino presenta una polpa soda e un elevato contenuto zuccherino. L’aspetto è pulito e sano e non presenta difetti.
Metodo di coltivazione
La coltivazione del Pomodoro di Pachino è descritta all’articolo 5 del disciplinare di produzione. Considerate le caratteristiche dell’ortaggio, la coltivazione si svolge in serra o all’interno di un tunnel ricoperto da materiale protettivo. Anche in estate le coltivazioni di pomodoro sono protette in strutture ricoperte da una rete, per evitare l’attacco di insetti. Per tutelare l’alta qualità del prodotto le piantine sono fornite solo da vivai specializzati e autorizzati dall’Osservatorio per le malattie delle piante. La raccolta del prodotto viene effettuata ogni 3-4 giorni, a seconda delle condizioni climatiche.
Legame tra il prodotto e il territorio
La caratteristica che ha determinato il successo della reputazione del «Pomodoro di Pachino» è rappresentata dalla precocità del prodotto osservata dagli agricoltori locali al tempo delle prime coltivazioni. A questa caratteristica vanno aggiunti altri elementi che nel tempo sono stati riconosciuti dal consumatore quali il sapore, la consistenza della polpa, la lucentezza del frutto e la lunga durata in post-raccolta, tali da determinare l’affermazione della denominazione sui mercati. Il pomodoro è il prodotto tipico della orticoltura pachinese. Le prime coltivazioni risalgono al 1925 localizzate lungo la fascia costiera in quelle aziende che disponevano di acqua di irrigazione da pozzi freatici.