Spongata di Busseto PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna

E’ una torta di forma piatta e rotonda, composta da un involucro di pasta sottile e croccante, coperto di zucchero a velo e da una farcitura morbida (mele, pane tostato, mandorle, uvetta, noci, pinoli, arancia candita, cedro candito, spezie, noce moscata).

Scottate tutto il ripieno-farcitura- con il miele bollito e lasciate riposare per una notte. L’indomani, amalgamate gli ingredienti per la pasta e formate due sfoglie. Con la sfoglia più grande, rivestite i bordi di una tortiera e versatevi il ripieno. Quindi, ricoprite con la pasta rimanente, premendo ai bordi. Fate cuocere in forno a 180 °C. Conservare in carta oleata sottile, ormai chiamata comunemente “carta da spongata”.

Tradizionalità

Dolce tipico del periodo natalizio diffuso in alcune zone delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena. Di antiche tradizioni, con molta probabilità di origine ebraica (precisamente portata in Italia da ebrei provenienti dalla Spagna), tanto che la spongata fu inviata in dono al duca Francesco Sforza di Milano nel 1454.

 Referenze bibliografiche

  • “Le ricette Regionali Italiane” interpretato da Anna Gosetti della Salda, casa editrice Solares – 1967;
  • Guida Gastronomica del T. C. I. – Giannetto Bongiovanni “Il Gastronomo”, inverno 1957/58.

Territorio di produzione

Comune di Busseto, provincia di Parma.

Tortelli di verza PAT Emilia Romagna

I tortelli di verza, tipici della cucina emiliana, sono caratterizzati da un ripieno che include verza, ricotta, parmigiano-reggiano, uova e spezie. La pasta fresca, che avvolge il ripieno, è spesso preparata con farina e uova.

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Spongata PAT Emilia Romagna

Un dolce la cui tradizione è sostanzialmente reggiana, ma che è fatto anche a Modena per ragioni di “cuginanza” estense. Nato probabilmente a Brescello nel Reggiano, si è espanso a tutti i domini estensi: Modena, Reggio, Pontremoli, Lunigiana fino a Sarzana, e anche nel Ducato di Parma e nel Bolognese. A Modena la spongata era…

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Castagnole PAT Emilia Romagna

Le castagnole, come tutti gli altri dolci di carnevale venivano consumate fino alla mezzanotte del martedì grasso, prima che suonasse la lóva, la campana che indicava la fine del carnevale; dopodiché, anche se avanzavano, ci si asteneva dal mangiarle per rispettare il digiuno del primo giorno di Quaresima.

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