Prodotto Agroalimentare Tradizionale della LIGURIA
Lo stoccafisso alla Badalucchese vede come protagonista il pesce nordico che, cotto in un intingolo di pinoli, noci, nocciole, olive e amaretti, ammorbidisce il suo gusto deciso con le delicate note aromatiche della frutta secca.
Zona di produzione: Badalucco, in valle Argentina
Curiosità
È conosciuto a partire dall’epoca medioevale grazie ai contatti con le popolazioni del nord Europa, sia secco, sotto forma di stoccafisso, (da stockfisch, pesce bastone), sia salato, ovvero baccalà.
Per secoli il merluzzo rimase solo una delle tante stranezze alimentari che si potevano reperire nelle botteghe in vicinanza dei principali porti: si diffuse capillarmente a partire dal XVII secolo con la scoperta, da parte dei Portoghesi, del Banco di Terranova al largo del Canada. Da allora lo stoccafisso divenne il re dei pesci consumati sulle nostre tavole.
Diffusione
La diffusione del consumo di questo pesce trova giustificazione non solo nella fondamentale tecnica di conservazione ma anche nelle nuove regole imposte dalla Controriforma, metà del 1500, che impose oltre 150 giorni annui di magro. In questo modo il pesce divenne base unica dei piatti, a partire da quelli delle mense patrizie.
Nel XIX secolo si preferì lo stocche del mare del Nord, più pregiato, mentre il baccalà fu relegato alle friggitorie e ai farinotti.
Insegna la storia che per secoli, a partire dal 700 dopo Cristo, i Saraceni fecero scorribande lungo le nostre coste e nel nostro entroterra. Narra la leggenda che gli abitanti di Badalucco riuscirono a resistere a un lungo assedio saraceno grazie alle scorte di stoccafisso e riuscirono, questo è storia, addirittura a respingere sul mare gli invasori.
Ogni anno in questo antico paese l’avvenimento viene ricordato durante la sagra dello stoccafisso, che si svolge la terza domenica di settembre.
Fichi Rondette e Figalini neri PAT
La pianta di fico si adatta bene a tutti i tipi di terreno. Un tempo largamente e diffusamente coltivato soprattutto nella media valle Pennavaire, oggi i fichi rondette sono presenti ancora nella valle nei comuni di Nasino e Castelbianco fino alla quota di circa 700 m. La coltivazione dei fichi neri è invece diffusa nel…
Fagiolo Cannellino PAT
La tradizionalità del prodotto è data dalla particolarità della cultivar: questo tipo di fagiolo cannellino è infatti una delle qualità antiche del luogo, conosciute e tramandate nelle famiglie da secoli. L’autoproduzione delle sementi garantisce tuttora il mantenimento delle caratteristiche dell’ecotipo autoctono.
Sugo di carne PAT
Il tocco è l’ideale condimento per le lasagne, per i taglierini e, naturalmente, per i ravioli. In questo sugo, ottimo, il sapore della carne si unisce a quello dei funghi creando un aroma unico ed indimenticabile che saprà valorizzare al massimo la pasta, se mai ne avesse bisogno.