Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna
stracadéint, straccadeint, straca dent
Sorta di croccante a base di farina, miele, mandorle, albumi. Si tostano le mandorle e si impastano con farina, miele, e albumi montati a neve, aggiungendo se necessario alcuni cucchiai di latte. Poi si dispongono alcuni mucchietti dell’impasto su una teglia unta di burro e si cuoce al forno per circa mezz’ora.
Referenze bibliografiche
- Gianni Quondamatteo, Grande dizionario (e ricettario) gastronomico romagnolo, Grafiche Galeati, Imola, 1978
- F. Martini, Romagna in bocca, Editrice Il vespro, Palermo, 1977;
- Gosetti della Salda Anna, Le ricette regionali italiane, Milano, La cucina italiana, 1967;
- Iori Galluzzi M.A.–Iori N., Breve manuale del mangiar reggiano, Reggio Emilia, N. Iori, 1985;
- Sandra Montani-Anita Veroni- “La cucina della Bassa Padana: saba sugo e savoret”. Franco Muzzio editore. 1986 Padova.
Territorio di produzione
Provincie di Forlì-Cesena e Reggio Emilia.
Latte brulè PAT Emilia Romagna
Anticamente questo dolce veniva cotto nel camino a bagnomaria, cioè all’interno di un altro recipiente pieno d’acqua, e con la brace sul coperchio affinché il calore fosse ben distribuito. Il latte brulè era un dolce delle grandi occasioni: Comunioni, Cresime, Matrimoni, Battesimi, ecc. ed era di solito preparato solo dalle famiglie più benestanti.