Stonehenge (pietra sospesa, da stone, pietra, e henge, che deriva da hang, sospendere: in riferimento agli architravi) è un sito neolitico che si trova vicino ad Amesbury nello Wiltshire, Inghilterra, circa 13 chilometri a nord-ovest di Salisbury. È il più celebre e imponente cromlech («circolo di pietra» in bretone): composto da un insieme circolare di grosse pietre erette, conosciute come megaliti, talora sormontate da elementi orizzontali colossali.
Ipotizzando che l’attuale allineamento riproduca fedelmente il precedente, alcuni sostengono che Stonehenge rappresenti un “antico osservatorio astronomico”, con un significato particolare ai punti di solstizio ed equinozio, anche se l’importanza del suo uso per tale scopo è dibattuta.
![](https://www.vivigreen.eu/wp-content/uploads/2020/07/stonehenge.jpg)
La rivelazione proviene dagli esperti dell’Università di Brighton, nel Regno Unito, che hanno analizzato la composizione chimica dei monoliti che costituiscono l’iconica struttura
Le origini di 50 delle 52 pietre che compongono il monumento di Stonehenge sono state finalmente svelate, e sarebbero legate a un sito a circa 25 chilometri dal monumento britannico, a West Woods, nel Wiltshire.
La rivelazione, pubblicata in un articolo apparso sulla rivista Science Advances, proviene dagli esperti dell’Università di Brighton, nel Regno Unito, che hanno analizzato la composizione chimica dei monoliti che costituiscono l’iconica struttura di Stonehenge e confrontato i risultati con le informazioni di possibili siti di provenienza.
“50 delle pietre di sarsen che compongono Stonehenge – spiega David Nash, docente presso l’Università di Brighton – sono dei blocchi di arenaria, composti al 99 per cento da silicio, con una piccola percentuale di oligoelementi come alluminio, calcio e ferro”.
Il team ha analizzato la composizione chimica dei monoliti utilizzando una tecnica nota come spettroscopia a fluorescenza a raggi X, considerando cinque diverse letture per ogni pietra. “Abbiamo scoperto – continua l’esperto – che la maggior parte delle pietre, 50 elementi per l’esattezza, condivideva la stessa composizione, mentre gli altri due presentavano caratteristiche uniche e distinte, il che suggerisce tre siti di origine separati”.
Secondo i risultati dello studio, la maggior parte delle pietre di sarsen proverrebbe dal sito West Woods, nel sud della Gran Bretagna, a 25 chilometri dalla struttura inglese, dove sono state rintracciate corrispondenze a livello chimico.
“Si tratta di una scoperta sensazionale – commenta ancora Nash – non ci aspettavamo di trovare il sito di provenienza di uno dei monumenti più enigmatici della Gran Bretagna”. L’identificazione delle origini dei sarsen apre la strada a future ricerche archeologiche sui percorsi che potrebbero essere stati compiuti per la realizzazione di Stonehenge.
Il team spera in futuro di rintracciare anche le origini degli altri due monoliti.
@agi.it
![](https://www.vivigreen.eu/wp-content/uploads/2022/04/fish-acquadolce-4481540_960_720.jpg)
Ripristinare ecosistemi acqua dolce
Il quadro giuridico dell’UE in materia di acque è ambizioso ma l’attuazione è in ritardo e il controllo dell’applicazione deve essere rafforzato. Al fine di conseguire gli obiettivi della direttiva quadro sulle acque occorre adoperarsi di più per ristabilire gli ecosistemi di acqua dolce e le funzioni naturali dei fiumi. Uno dei modi per farlo…
![](https://www.vivigreen.eu/wp-content/uploads/2021/01/auto-a-idrogeno-bolzano.jpg)
IDROGENO – Stazioni di rifornimento
Una stazione di rifornimento di idrogeno (HRS) è un’infrastruttura progettata per rifornire un veicolo con carburante a idrogeno. Può far parte di una stazione per il rifornimento di combustibili fossili o di un’infrastruttura indipendente.
![](https://www.vivigreen.eu/wp-content/uploads/2021/03/earthquake.jpg)
Terremoti: faglie attive in Italia
Terremoti L’Italia si colloca nel settore centrale del bacino Mediterraneo, caratterizzato da un complesso mosaico geodinamico, contraddistinto attualmente da zone di convergenza e di distensione con diverso grado di attività. In prevalenza, la deformazione crostale si distribuisce lungo sistemi di faglie riconoscibili in superficie, ma talvolta sepolti, e si manifesta con eventi sismici.
![](https://www.vivigreen.eu/wp-content/uploads/2021/08/hydrogen-6362274.jpg)
4 tecnologie che stanno accelerando la rivoluzione dell’idrogeno verde
Il potenziale dell’idrogeno verde di bloccare l’intermittenza del solare e del vento mentre brucia come il gas naturale e funge da materia prima nei processi chimici industriali ha suscitato l’interesse di imprese, governi e investitori. L’idrogeno verde viene prodotto attraverso l’elettrolisi, un processo che separa l’acqua in idrogeno e ossigeno, utilizzando l’elettricità generata da fonti…
![](https://www.vivigreen.eu/wp-content/uploads/2021/09/tesla-battery-farm.jpeg)
Stoccaggio dell’Energia prodotta dalle fonti rinnovabili
L’accumulo di energia è essenziale per consentire l’adozione diffusa di fonti energetiche intermittenti come l’energia eolica e solare. Sappiamo che la trasformazione energetica richiede l’elettrificazione dei nostri sistemi energetici, ma anche una potente rete elettrica alimentata da fonti rinnovabili ha le sue sfide.
![](https://www.vivigreen.eu/wp-content/uploads/2022/04/geese-5302924_960_720.jpg)
Proteggere e ripristinare la natura nell’UE
Per poter riportare la biodiversità sulla via della ripresa entro il 2030 dobbiamo intensificare la protezione e il ripristino della natura. A tal fine è opportuno che l’UE migliori ed estenda la propria rete di zone protette ed elabori un piano ambizioso di ripristino della natura.