Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto
Il tacchino è il più grosso gallinaceo da cortile, ha testa e collo nudi con pelle ricoperta da escrescenze rosse ed è provvisto di un bargiglio sottogolare. È caratterizzato da un piumaggio bianco con striature nere; le piume della coda terminano con una fascia nera e striature bronzate; la pelle invece è bianca. I pulcini presentano piumaggio completamente giallo. Gli animali adulti raggiungono pesi di 10-12 kg il maschio e 4-6 kg nella femmina. Le tacchine producono uova di 70/80 g con guscio leggermente rosato. Ha carni saporite e sode, molto apprezzate dai consumatori.
I tacchini ermellinati sono animali rustici, a lento accrescimento, ottimi pascolatori e cacciatori di insetti, cavallette e serpi. Gli animali devono poter disporre di ampio pascolo e l’alimentazione deve contemplare sia gli alimenti che gli animali si procurano razzolando che miscele di mangimi cereali. Dall’allevamento del tacchino si ottengono sia ottime carni per il consumo fresco (arrosto), sia prodotti stagionati (salami e petti affumicati) da consumarsi nel tempo. Anche le uova possono essere utilizzate per l’alimentazione umana.
Tradizionalità
Il tacchino è originario del continente americano, dal quale fu importato in Europa nel XVI secolo. Presso la Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo, nel 1958 per migliorare le prestazioni del tacchino “comune bronzato”, si introdusse la razza americana “Narra Gansett”, ottenendo soggetti con piumaggio grigio e tarsi color bruno rossastri. Nel gruppo, per mutazione, comparvero alcuni soggetti con piumaggio ermellinato e tarsi color carnicino. La selezione di questi animali portò alla formazione di una nuova razza denominata “tacchino ermellinato di Rovigo”, di taglia media, precoce e a rapido impennamento.
Territorio di produzione Veneto