il nome Hypericum deriva dal greco “iper-eikon” che significa pianta che cresce sopra le vecchie statue, mentre perforatum si riferisce alla presenza di numerose ghiandole in tutta la pianta che hanno l’aspetto di piccoli fori. E’ stata considerata una pianta magica per molti secoli ed il suo utilizzo era legato alla notte di San Giovanni (24 Giugno), nome con cui la pianta è chiamata volgarmente.
View More Iperico, Hypericum perforatum L. (erba di San Giovanni)Tag: +
Ananas
Il colore stesso rivela l’abbondanza di betacarotene nell’albicocca: 150 g di pokpa soddisfano la dose giornaliera raccomandata di vitamina A. Il frutto contiene inoltre un’elevata percentuale di potassio: il consumo di albicocche potrebbe perciò riequilibrare il rapporto sodio/potassio.
View More AnanasAlbicocca
Il colore stesso rivela l’abbondanza di betacarotene nell’albicocca: 150 g di pokpa soddisfano la dose giornaliera raccomandata di vitamina A. Il frutto contiene inoltre un’elevata percentuale di potassio: il consumo di albicocche potrebbe perciò riequilibrare il rapporto sodio/potassio.
View More AlbicoccaLa Zucca
Della zucca si consumano i semi e la polpa che, ricchissima di carotenoidi, svolge un’azione antinfiammatoria su tutto l’apparato digerente e in particolare sull’intestino. Come tutte le altre verdure in cui abbondano le sostanze antiossidanti anche la zucca ha dimostrato un notevole effetto protettivo nei confronti di vari tipi di tumori (in particolare di quello ai polmoni).
View More La ZuccaIl topinambur
Il topinambur rientra tra le erbacee perenni ed è una pianta veramente molto grande con l’altezza del fusto di 3 m. è una pianta erbacea originaria del nord dell’America (specialmente del Canada), coltivata come foraggio, come ortaggio e la cui radice è da sempre utilizzata in cucina, anche se per un lungo periodo è stata completamente dimenticata.
View More Il topinamburIl tarassaco
L’azione disintossicante e depurativa del tarassaco, uno dei vegetali più usati fin dall’antichità per le cure di molte affezioni, èn stata riconosciuta da varie ricerche scientifiche: oltre alla notevole attività diuretica, il tarassaco interviene direttamente sia sul fegazto sia sulla cistifellea, migliorandone la funzionalità. Ha un valore nutrizionale altissimo: vitamine (ha più carotene delle carote!) minerali, ‘anutrienti’ antiossidanti, proteine.
View More Il tarassacoLo spinacio
La Spinacia Oleracea è una pianta originaria dell’Asia, probabilmente della Persia. Dopo essersi diffusa nel continente asiatico dovrebbe essere stata introdotta in Europa, probabilmente in Sicilia, dagli Arabi, all’incirca nel nono secolo; da lì la diffusione del vegetale dovrebbe essere proseguita, attraverso la Spagna, fino all’Europa settentrionale. Pare che tra i fan storici di questo ortaggio si possa annoverare Caterina de’ Medici.
View More Lo spinacioIl grana padano. Eccellenze Italiane!
Il termine “grana” è nato originariamente per indicare un formaggio caratterizzato dalla struttura granulare della pasta prodotto nella Pianura Padana fin dall’undicesimo secolo.
Il progressivo diffondersi di questo formaggio portò all’affermarsi di diverse varietà di Grana (Grana Lodigiano, Emiliano, Lombardo, Veneto ecc.).
Negli anni Cinquanta furono istituite le e denominazioni di origine dei formaggi e fu chiesto il riconoscimento della denominazione d’origine “Grana padano”, da allora tutte le varietà di grana furono unificate nel termine “padano”.
Il sedano
Il nome generico (Raphanus) deriva dalla voce greca raphanos (e successivamente dal latino raphanus) che a sua volta è collegata alla radice greca raphys (“rapa”) e al persiano antico rafe, il cui significato approssimativo è “rapida apparizione”, alludendo alla rapida germinazione dei semi di queste piante; ma la parola raphanos potrebbe anche avere un collegamento a un’altra radice greca: raphis, il cui significato è “rafide” o “ago”, alludendo in questo caso alla forma sottile e allungata di alcune radici di queste piante.
View More Il sedanoIl ravanello
Il nome generico (Raphanus) deriva dalla voce greca raphanos (e successivamente dal latino raphanus) che a sua volta è collegata alla radice greca raphys (“rapa”) e al persiano antico rafe, il cui significato approssimativo è “rapida apparizione”, alludendo alla rapida germinazione dei semi di queste piante; ma la parola raphanos potrebbe anche avere un collegamento a un’altra radice greca: raphis, il cui significato è “rafide” o “ago”, alludendo in questo caso alla forma sottile e allungata di alcune radici di queste piante.
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