Sentiero Italia CAI Abruzzo P04 Rivisondoli – Campo di Giove

Rivisondoli – Campo di Giove Tappa lunga e di dislivello discreto con cui si entra nel territorio del Parco Nazionale della Majella. Da Rivisondoli si procede verso Pescocostanzo prima di svoltare a destra percorrendo la piana e aggirando le pendici del Pizzalto fino ad imboccare il sentiero che con ripida salita lungo il crinale raggiunge prima la cima del Monte Porrara a 2137 metri e poi scende alla Cima Ogniquota. Sempre seguendo la dorsale principale, si raggiungono gli impianti sciistici di Campo di Giove e si scende al Guado di Coccia dove si imboccano i versanti boscosi della Tavola Rotonda in discesa fino a Campo di Giove.

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Sentiero Italia CAI Abruzzo P03 Barrea – Rivisondoli

Barrea – Rivisondoli Con percorso lungo e dislivello notevole ci si addentra in territorio appenninico passando nei pressi delle piste sciistiche di Monte Pratello. Da Barrea si sale in direzione est lungo i versanti alla base del Monte Rotondo fino a portarsi in prossimità del Colle della Monna dove si svolta progressivamente in direzione nord aggirandone la cima. In discesa si raggiunge l’ampio altipiano alla base degli impianti sciistici e lo si attraversa. Proseguendo verso nord, dopo una breve risalita si scende fino al pianoro raggiungendo Rivisondoli alle pendici del Monte Calvario.

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Sentiero Italia CAI Abruzzo P02 Pescasseroli – Barrea

Pescasseroli – Barrea Una tappa lunga ma caratterizzata da dislivello ridotto, a saliscendi, che percorre il fondo della Val di Sangro fino al lago di Barrea. Da Pescasseroli ci si addentra in direzione est tra le alture aggirando un tratto della Strada Statale 83 che si raggiunge in seguito e si percorre per un tratto superando l’abitato di Opi dove si abbandona nuovamente la carrozzabile. Si torna ancora sulla strada e lungo il fiume Sangro alla base del versante meridionale del Monte Marsicano e si segue verso valle fino alla base del Monte Mattone. Qui si abbandona ancora la statale aggirando l’abitato di Villetta Barrea e raggiungendo le sponde del Lago di Barrea dopo aver attraversato Civitella Alfedena. Costeggiando lo specchio d’acqua sul suo lato meridionale si giunge all’abitato di Barrea, all’estremità orientale del lago.

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Sentiero Italia CAI Abruzzo P01 Località Alvito – Pescasseroli

Località Alvito – Pescasseroli Con questa tappa di lunghezza e dislivello intermedi il Sentiero Italia abbandona le terre laziali per entrare in Abruzzo. Da Alvito si imbocca la valle attraversata dalla strada regionale di Sora e si sale al colle tra il Monte Pietroso e il Monte Tranquillo, incontrando sul versante opposto il Rifugio di Monte Tranquillo. Dal rifugio inizia la discesa che si addentra nel bosco e percorre il versante orientale per poi deviare verso nord scendendo nel fondo della valle del fiume Sangro fino a raggiungere l’abitato di Pascasseroli.

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Riserva Naturale Piana Grande della Maielletta – Abruzzo

La riserva naturale Piana Grande della Maielletta è un’area naturale protetta di 366 ha, istituita nel 1982 e situata nei comuni di Caramanico Terme e Roccamorice, in provincia di Pescara. Posta a nord-est della riserva naturale Valle dell’Orfento I, l’area protetta della Piana Grande della Maielletta occupa una superficie di 366 ha, pari a quasi 4 km², con un dislivello che spazia dai 1000 m s.l.m. ai 2400 m s.l.m., all’interno dei territori dei comuni di Caramanico Terme e Roccamorice, caratterizzata dalla totale mancanza di corsi d’acqua. Trae il nome dall’omonimo microtoponimo presente nella Maielletta, adibito a pascolo e compreso nel perimetro della riserva. La progressiva variabilità altimetrica della riserva, unita alla derivante mutabilità del clima, annovera la presenza di tre ambienti naturali diversi (subatlantico, boreale e mediterraneo-altomontano), ognuno caratterizzato da un proprio spettro corologico delle varie specie vegetali che vi prosperano.

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Riserva Naturale Statale Monte Velino – Abruzzo

La Riserva si trova lungo la catena del Sevice-Velino-Cafornia-Magnolia, tra i 987 metri di Bocca di Tevee i 2.486 di Monte Velino. Quest’ultima elevazione, pur presentando un’evidente continuità genetica e strutturale, è nettamente separata dalle altre dalla profonda spaccatura della Valle Majelama, diretta in senso Nord-Sud, che divide il gruppo principale dalle creste della Magnola e del Costone della Cerasa (2.182 m).

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Riserva Naturale Statale Monte Rotondo – Abruzzo

La Riserva Monte Rotondo occupa un’area di 1.452 ettari (tra i 230 e i 1.731 metri di quota) tra le propaggini meridionali del Gran Sasso e le prime propaggini del Morrone (massiccio della Majella), divise dalla profonda Gola di Popoli scavata dal torrente Pescara.
A causa del notevole dislivello e del diverso orientamento dei versanti, la vegetazione della Riserva si presenta estremamente varia. Alle quote più basse (fino a 90 m circa), e nei versanti esposti a sud, la vegetazione è quella tipica termofila (leccio e roverella). Al di sopra il bosco misto lascia gradualmente il posto ad estese faggete sui versanti settentrionali. In alcune zone (come “La Fossa”) troviamo popolamenti artificiali di abete rosso e bianco, oltre a rimboschimenti di pino d’Aleppo, pino marittimo, cedro, cipresso e cipresso arizonico. Tra i mammiferi che frequentano l’area, troviamo il lupo, l’orso bruno marsicano, il gatto selvatico e la martora.
Ricca l’avifauna: tra gli uccelli nidificanti, l’astore, lo sparviero, l’aquila reale, il falco pellegrino, il torcicollo, la tottavilla, la rondine montana, il calandro, il prispolone, lo spioncello, la passera scopaiola, il sordone, il culbianco, il codirossone, la tordela, il luì verde, il regolo, il picchio muraiolo, l’averla piccola, il ciuffolotto, il zigolo giallo, il zigolo muciatto, la balia dal collare, il gracchio alpino, il gracchio corallino, la coturnice.

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Riserva Naturale Lama bianca Sant’Eufemia a Maiella

Posta a sud-ovest della riserva naturale Valle dell’Orfento I e a ovest della riserva naturale Fara San Martino-Palombaro, con le quali confina, l’area protetta di Lama Bianca occupa una superficie di 1407 ha, pari a 14 km², con un dislivello che spazia da un minimo di 1000 m s.l.m. ai 2793 m s.l.m. del monte Amaro situato a sud-ovest, ricadendo all’interno del territorio del comune di Sant’Eufemia a Maiella e comprendendo a ovest una parte della Valle dell’Orta. La denominazione di Lama Bianca, propria del bosco che ricopre la parte medio-bassa della riserva, fa riferimento alle rupi rocciose d’alta quota e alla loro colorazione, tipica della pietra della Maiella.

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MOSTO COTTO PAT

Il mosto-fiore così ottenuto viene filtrato per ripulirlo dalle bucce, dai vinaccioli e da altre impurità  derivanti dalla pigiatura, fino a quando raggiunge una giusta limpidezza e sottoposto a cottura. In passato, per la cottura del mosto, si utilizzavano  paioli di rame sul fondo dei quali si poneva un coccio di piatto in terracotta riscaldato nel camino.

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Nnuje Teramane PAT

Il termine dialettale nnuje deriva dal francese andouille (salsicciotto di trippa), un’origine che caratterizza diverse preparazioni del teramano, provincia (come in genere l’Abruzzo) storicamente influenzata dal dominio dei Borboni e dei francesi, di cui sono ancora evidenti diverse testimonianze, non solo in cucina.

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