Harpagophytum deriva dalle parole latine “harpago” che significa uncino e “phyton” che significa pianta. La parte aerea della pianta possiede infatti numerose spine uncinate. Procumbens significa invece sdraiarsi e fa riferimento al portamento strisciante della pianta. Il nome volgare Artiglio del diavolo è dovuto al fatto che roditori e altri piccoli animali possono restare impigliati tra le sue spine, provocandosi ferite che li fanno saltare dal dolore, tanto da farli sembrare indiavolati. Le popolazioni africane utilizzano l’artiglio del diavolo nella medicina popolare da secoli come rimedio contro i dolori e come digestivo. L’impiego in Europa risale ai primi anni del Novecento. Sono presenti numerosi studi scientifici che confermano le proprietà antinfiammatorie della pianta.
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