Parco Nazionale del Vesuvio

La storia dell’area del Parco Nazionale del Vesuvio è da sempre caratterizzata dalla presenza del vulcano. La sua mole, dominante per chi proveniva dal mare, ne faceva “la montagna” per antonomasia, una montagna sacra, uno “Iuppiter Vesuvius”. Ed ancor di più doveva essere tale per gli abitanti che vivevano a ridosso del vulcano, sulla costa e nell’angusto distretto della valle del Sarno, chiuso tra le sue pendici a Nord e la dorsale del subappennino campano. L’attività vulcanica nell’area risale ad almeno 400.000 anni fa, età di alcune lave trovate a 1345 m di profondità, e si è periodicamente manifestata con eruzioni di grande intensità.

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Campania
FICO BIANCO DEL CILENTO DOP

“Fagioli Bianchi di Rotonda” si presentano al consumo come baccello o come granella secca. Il baccello ha lunghezza fino a massimo di cm. 20, larghezza fino a un massimo di mm. 20 e un colore bianco tendente al giallo chiaro o all’avorio.i semi della granella hanno lunghezza fino a un massimo di mm 18, larghezza fino a un massimo di mm 15, assenza di venature, colore bianco e forma cubica o tonda.

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FICO BIANCO DEL CILENTO DOP

Campania
PIZZA NAPOLETANA STG

La Specialità Tradizionale Garantita Pizza Napoletana è un prodotto da forno a base di farina di grano tenero, lievito di birra, acqua naturale potabile, pomodori pelati e/o pomodorini freschi, sale marino o sale da cucina e olio d’oliva extravergine. Il disciplinare di produzione prevede l’inserimento di ingredienti come la Mozzarella di Bufala, il basilico fresco e la Mozzarella STG.

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PIZZA NAPOLETANA STG

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SANNIO DOP

Per la produzione dei vini bianchi è richiesto un 50% (minimo) di uve da Trebbiano toscano e Malvasia bianca di Candia. Rossi e rosati, invece, necessitano di un 50% di Sangiovese. Le varianti Spumante (base, Metodo classico e Di qualità) richiedono almeno il 70% di Aglianico e/o Falanghina. Infine, in tutte le produzioni con indicazioni di vitigno, quest’ultimo deve rappresentare almeno l’85% della base ampelografica dei vitigni utilizzati. In tutti i vini della denominazione, a completamento delle quote mancanti, è ammesso l’uso di altri vitigni a bacca analoga, idonei alla coltivazione in provincia di Benevento.

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SANNIO DOP