Toscana
FUNGO DI BORGOTARO IGP

Il fungo cresce in maniera spontanea nei boschi. L’inizio del periodo di raccolta deve essere non antecedente al 1° aprile e la fine non successivo al 30 novembre. Durante le operazioni di raccolta è fatto divieto di: utilizzare strumenti in legno, ferro e plastica che possono ledere e danneggiare il micelio fungino o l’apparato radicale delle piante arboree ed arbustive; danneggiare il sottostante micelio; utilizzare prodotti ottenuti per sintesi chimica al fine di stimolare la produzione o l’accrescimento dei carpofori.

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FUNGO DI BORGOTARO IGP

Toscana
MIELE DELLA LUNIGIANA DOP

Secondo quanto disposto dal disciplinare, gli alveari possono essere stanziali o nomadi a seguito delle fioriture interessate. Per essere riconosciuto come DOP, il Miele deve seguire un procedimento di lavorazione ben preciso, i locali e gli strumenti devono essere idonei e occorre seguire tutte le misure profilattiche necessarie. Infine, il confezionamento del miele deve avvenire necessariamente nella zona geografica di produzione per garantire la rintracciabilità del prodotto e salvaguardarne la qualità.

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MIELE DELLA LUNIGIANA DOP

Toscana
FARINA DI NECCIO DELLA GARFAGNANA DOP

Per ottenere la Farina, gli alberi di castagno sono coltivati secondo la metodologia stabilita dal disciplinare. Quando i frutti sono maturi vengono raccolti, separati da quelli guasti ed essiccati in un apposito contenitore di legno denominato “metato”. A seguito della battitura (pulitura), le castagne sono molite con la tipica macina in pietra. Al termine dell’elaborato processo di produzione, la farina è immessa al consumo solo a partire dal 1°dicembre.

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FARINA DI NECCIO DELLA GARFAGNANA DOP

Toscana
FARINA DI CASTAGNE DELLA LUNIGIANA DOP

Per ottenere la farina è necessario un lungo ed elaborato processo di lavorazione. I castagni sono coltivati secondo le regole stabilite dal disciplinare. Dopo la raccolta, le castagne vengono essiccate in contenitori detti “gradili” per un minimo di 25 giorni. Le castagne sono macinate con i tradizionali mulini in pietra. Per garantire la qualità della farina non è possibile macinare più di 5 quintali di castagne al giorno. La molitura deve essere effettuata entro il 30 gennaio dell’anno in cui è stata effettuata la raccolta.

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FARINA DI CASTAGNE DELLA LUNIGIANA DOP

Italia
MOZZARELLA STG

Quando è immessa al consumo, la mozzarella ha una forma sferoidale con un peso variabile dai 20 ai 250 g. Il colore è bianco latte unito ad una consistenza morbida e leggermente elastica. Infine, l’odore della mozzarella è fragrante, delicato di latte e lievemente acidulo. Il sapore è sapido, fresco e delicatamente acidulo.

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MOZZARELLA STG

Toscana
PANFORTE DI SIENA IGP

Il Panforte di Siena IGP è un prodotto di pasticceria che si ottiene con la lavorazione di un impasto a base di farina, frutta candita, frutta secca, miscela di zuccheri, miele e spezie e successiva cottura in forno. Al consumo è possibile trovare il Panforte in versione nera e bianca contraddistinte entrambe da un sapore dolce con un retrogusto di frutta candita e mandorle. L’aroma di spezie è più intenso nella versione nera ed è più delicato nella versione bianca, coperta invece da zucchero a velo.

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PANFORTE DI SIENA IGP

Vitellone bianco dell’Appennino centrale IGP

Il Vitellone bianco dell’Appenino Centrale IGP è carne bovina, di razza Chianina, Marchigiana, Romagnola, di età compresa tra i 12 e i 24 mesi, nati ed allevati nell’area geografica indicata nel disciplinare. Dalla nascita allo svezzamento è consentito l’uso dei seguenti sistemi di allevamento: pascolo, stabulazione libera, semibrado. Nelle fasi successive allo svezzamento e fino alla macellazione, i soggetti devono essere allevati esclusivamente a stabulazione libera, a posta fissa, semibrado.

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Toscana
ZAFFERANO DI SAN GIMIGNANO DOP

La zona di produzione dello “Zafferano di San Gimignano” è rappresentata dal territorio del Comune di San Gimignano. Le modalità di lavorazione dello zafferano sono le stesse dal Medioevo, tramandate da generazione in generazione. I fiori sono raccolti la mattina presto quando sono ancora chiusi e, successivamente, le parti sono separate tra loro ed essiccate su setacci di acciaio inox ad una temperatura inferiore ai 50° C. Infine, quando gli stimmi acquisiscono il colore rosso-bruno sono pronti per esseri immessi al consumo.

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ZAFFERANO DI SAN GIMIGNANO DOP