Trippa PAT Emilia Romagna

Piatto a base di trippa, lardo, burro, cipolla, prezzemolo, vino bianco, pomodoro, parmigiano-reggiano, sale, pepe. Prendete un chilo o due di trippa cruda (di manzo o di vitello) come la si vende dappertutto, raschiatela bene e pulitela, lavandola più volte in acqua fredda, finché questa risulterà chiara. Lessatela insieme a una cipolla. In due ore e mezzo di bollore, tre al massimo, la trippa sarà cotta. Tagliatela a fettucce sottili.

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Trippa di manzo alla piacentina PAT Emilia Romagna

Trippa di manzo, fagiolini bianchi di Spagna, lardo, burro, aglio, due coste di sedano, una carota, una cipolla, salvia, alloro, prezzemolo, salsa di pomodoro, vino bianco secco, sale, pepe. Si risciacqua ripetutamente in acqua corrente la trippa, poi la si taglia a fettucce larghe 1cm circa. Si mette tutto in un recipiente di terracotta unitamente a tutti gli ingredienti per la cottura. 

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Trippa alla reggiana PAT Emilia Romagna

La trippa, comunemente detta, non è altro che l’apparato digerente o stomaco del bovino. Risciacquare ripetutamente la trippa in acqua corrente poi tagliarla a striscioline larghe circa un centimetro. Tritare la pancetta con una cipolla di media grandezza e uno spicchio di aglio; mettere il trito in una casseruola, unire il burro e soffriggere bene, poi aggiungere la trippa, una cucchiaiata di salsa di pomodoro, sale, pepe, spezie e tanta acqua quanto basta per coprire la trippa. Farla bollire. Spolverarla con abbondante parmigiano reggiano.

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Torta di patate PAT Emilia Romagna

Pasta sfoglia ripiena di patate lessate (preferibilmente varietà “Spunta”), formaggio grana, lardo pestato, cipolle, olio, pepe e sale. Si prepara un soffritto con olio, lardo, cipolle, pepe e sale al quale si aggiungono le patate preventivamente lessate e schiacciate. Si prepara una pasta, tirata abbastanza sottile e si fodera una teglia di circa 25 cm di diametro; stendere il ripieno sulla pasta e ripiegare i bordi della pasta sul ripieno. Spennellare la superficie con uovo sbattuto. Con i rebbi della forchetta graffiare leggermente la superficie della torta; infornare a circa 200 gradi, tradizionalmente è utilizzato il forno a legna.

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Tinche all’Emiliana PAT Emilia Romagna

Tinche, olio d’oliva, una piccola cipolla, uno spicchio d’aglio, un gambo di sedano, una carota, quattro pomodori al sugo, sale, pepe. Quando le tinche sono ancora vive, fare ingoiare loro una cucchiaiata di aceto, che toglie ai pesci il caratteristico sapore di fango. Pulirle, squamarle e lavarle accuratamente, staccare le teste e tenerle a parte. Pelare i pomidori e spezzettarli. Tritare la cipolla, la carota, il sedano e l’aglio: mettere il ricavato in un recipiente, unire qualche cucchiaiata d’olio e soffriggere lentamente bagnando di tanto in tanto con qualche cucchiaiata d’acqua. Salare, pepare, aggiungere i pomidori e le teste dei pesci; cuocere bene poi passare tutto quanto al setaccio, lasciando cadere il passato in un casseruola pulita. Sistemare nel recipiente le tinche e cuocerle a fiamma bassa.

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Spinaci alla romagnola PAT Emilia Romagna

Spinaci, soffritto, uva secca (passa). Lessateli solo con l’acqua che contengono e dopo averli scolati metteteli in un soffritto di olio, aglio, prezzemolo, sale e pepe, lasciandoli interi, regolate di sale e pepe, aggiungete l’uva passa, spolverizzate con poco zucchero, mescolate più volte con un cucchiaio di legno e terminate la cottura. Serviteli caldi, come contorno a piatti di carne.

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Spaghetti con le poveracce PAT Emilia Romagna

Spaghetti, poveracce, aglio, olio, prezzemolo. Anche per la preparazione di questo piatto esistono “piccole variazioni sul tema” rispetto alla disponibilità degli ingredienti. Prendete due chili di poveracce fresche. Apritele con il calore del fuoco, dopo averle sciacquate in acqua corrente. Poi estraete i frutti e lavateli nella loro acqua per togliere anche gli ultimi granelli di sabbia. Dopo aver messo l’acqua del pesce da parte, fate soffriggere nell’olio, quattro spicchi schiacciati di aglio, che butterete via appena rosolati. Aggiungete l’acqua delle poveracce (condita con un pizzico di pepe), filtrandola e lasciate che il fuoco la consumi un po’Tagliuzzate le poveracce con un coltello e mettetele nella pentola assieme a del prezzemolo tritato. Dopo tre minuti il sugo è pronto ad accompagnare in tavola gli spaghetti.

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Seppie con piselli PAT Emilia Romagna

Seppia, piselli, conserva di pomodoro, olio extravergine di oliva, aglio, cipolla, prezzemolo, sale e pepe. Eliminate l’osso interno delle seppie. Asportate, se ancora presente, la sacca dell’inchiostro, gli occhi e il becco che si trova fra i tentacoli. Lavate le seppie e tagliatele a striscioline. Fate rosolare la cipolla e l’aglio con un po’ di olio; unite poco sale e versatevi le seppie tagliate; lasciate cuocere 5 minuti, bagnate con il vino bianco e fatelo evaporare. Unite a questo punto i pomodori, incoperchiate e abbassate la fiamma. Dopo 25 minuti aggiungete alla preparazione i piselli scottati per 3 minuti in acqua bollente salata. Continuate la cottura ancora per 15 minuti, aggiungendo acqua calda, se necessario. Regolate di sale e pepe, spolverizzate di prezzemolo e servite.

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Scàpa, mnufocc, menni PAT Emilia Romagna

E’ un derivato molto più “fluido” della polenta di castagne (da qui il nome skapa ossia “che scappa dal piatto”). Veniva, e viene consumata, dopo un parziale raffreddamento, o anche fredda, con il latte o la panna. Le materie prime sono costituite da: farina di castagne, acqua, latte e/o panna.

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