Enea, Anchise e Ascanio di Bernini

Il Barocco italiano è caratterizzato dalla sua grandiosità, dalla drammaticità e dalla maestria tecnica, e uno dei capolavori più straordinari di questo periodo è la “Statua di Enea, Anchise e Ascanio” di Gian Lorenzo Bernini. Quest’opera d’arte cattura la grandezza dell’eroe troiano Enea, insieme a suo padre Anchise e suo figlio Ascanio, in un momento di fuga da Troia.

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Chiesa di San Bartolomeo degli Armeni (GE)

La chiesa di San Bartolomeo degli Armeni è stata fondata nel 1308 da due monaci basiliani provenienti dalla montagna Nera dell’Armenia meridionale, invasa dai turchi: Martino di Segarizi e Guglielmo. Venne donata loro, da Oberto Purpurerio, un’area per la costruzione di chiesa e convento. Papa Clemente, che aiutò l’Armenia promulgando una Bolla, diede il suo consenso nel 1308 alla realizzazione anche di un cimitero per i monaci e i fedeli. La prima pietra venne posta il 6 maggio del 1308 dall’Arcivescovo Porchetto Spinola.

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San Sebastiano di Guido Reni

Una delle più celebri redazioni è quella di Genova, già in collezione Brignole dal Seicento, al 1717 catalogata di mano del Reni, poi donata da Maria Brignole Sale, duchessa di Galliera nonché ultima esponente del casato, ai musei di Genova nel 1889. Per lungo tempo questa redazione fu ritenuta essere il prototipo delle altre, tuttavia venne riconsiderata replica autografa di quella romana successivamente ai lavori di restauro che furono avviati su quest’ultima. Dagli stessi emerse infatti non solo la qualità eccelsa del dipinto in questione, ma anche il sigillo posto sul retro della tela capitolina riprendente lo stemma del Monte, il che certificava il pregio della collezione entro cui si trovava l’opera; questi fattori fecero rivalutare la versione romana e propendere la critica sull’idea che era quest’ultima la versione originale del dipinto.

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Stecchi PAT Liguria

Ancora una volta appare chiaro che nei suoi lunghi e fruttuosi viaggi per mare, la Repubblica di Genova venne a contatto con popoli diversi di cui si impadronì non solo di terre e ricchezze, ma anche degli usi e costumi locali. Dal mondo arabo importò, oltre a sfiziosi ingredienti, numerose ricette e metodi di cottura. Lo stesso piatto che qui proponiamo, gli stecchi, ha chiare origini orientali, dove ancora oggi vengono proposte versioni simili sia fritte che alla brace.

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Sciroppo di rose PAT Liguria

Di colore e profumo intenso, lo sciroppo di rose è legato alle cose di una volta, ai ricordi antichi, ai raffinati piaceri del passato. Le bottiglie eleganti, con le etichette scritte a mano, facevano bella mostra di sé nelle credenze. Lo sciroppo veniva bevuto allungato con acqua fresca d’estate per rinfrescare, o caldo d’inverno per lenire le bronchiti: sane abitudini, in voga ancora oggi tra gli appassionati di questo prezioso prodotto. La varietà di rose maggiormente utilizzata per la preparazione dello squisito sciroppo è la Chapeau de Napoléon, anche se altre nel tempo si sono aggiunte per migliorare la fragranza del prodotto.

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Preboggiòn PAT

Il preboggion è un insieme di erbe spontanee la cui raccolta da sempre viene eseguita un po’ in tutta la Liguria, e non solo, acquisendo però da zona a zona denominazioni diverse. Nel Ponente si definiscono erbette, in altre regioni, soprattutto del centro Italia sono note con il nome di crescione. Le erbe che compongono questa miscellanea variano da valle a valle e in funzione della stagione. Benché il loro mercato sia locale, alcuni piatti che con queste si preparano sono noti a livello nazionale, primi fra tutti i pansoti.

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Gobeletti PAT

Questi biscotti di pasta frolla riempiti di marmellata avevano un tempo una forma che ricordava dei panettoncini in miniatura, forma assai diversa da quella che si trova spesso in commercio oggi: un esiguo piatto a doppio dischetto. La forma originale si ottiene da due stampi in metallo: un tronco di cono rovesciato, e un piccolo cappello (cobeletto) con bordo smerlato e con breve peduncolo per la presa.
La tradizione li vuole presenti sulla mensa per la festa di Sant’Agata, che ricorre il 5 febbraio.

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