Il Farro della Garfagnana IGP può provenire da tre specie differenti: “Triticum monococcum”, “Triticum dicoccum” e “Triticum tricoccum”. Quando è immesso al consumo, il Farro della Garfagnana ha un chicco con striature biancastre a seguito della “brillatura” e una consistenza farinosa.
Metodo di coltivazione
Il Farro della Garfagnana è coltivato in terreni situati dai 300 ai 1000 metri di altitudine. Il terreno è concimato con sostanze organiche ed è severamente vietato l’uso di diserbanti o concimi chimici. Infine, la produzione massima è di 25 quintali per la granella vestita. Una volta raccolto, il seme è brillato con apposite macchine e immesso al consumo. Il farro coltivato con la tecnica tradizionale è classificato come prodotto biologico.
Legame tra il prodotto e il territorio
La Garfagnana (provincia di Lucca) è probabilmente l’unico areale in Toscana dove il farro è sempre stato coltivato. L’apprezzamento che ai giorni nostri viene riservato al Farro della Garfagnana ha origini lontane ed è rimasto invariato nel tempo, a testimonianza della qualità e unicità del prodotto.
Tag: IGP Toscana
Toscana
MORTADELLA DI PRATO IGP
Le carni utilizzate per la Mortadella sono condite con diverse spezie come il pepe, il sale, la cannella e l’alchermes. La Mortadella ha un sapore esclusivo, quasi esotico, e un colore rosa opaco. Dopo il condimento con le spezie, le carni sono insaccate in un budello naturale e poi stufate. In seguito, il prodotto è risciacquato e refrigerato per un massimo di 48 ore. Dopo l’asciugatura, il prodotto deve essere confezionato entro 20 minuti per non perdere le qualità organolettiche.
View More ToscanaMORTADELLA DI PRATO IGP
Toscana Farro della Garfagnana IGP
Il Farro della Garfagnana IGP può provenire da tre specie differenti: “Triticum monococcum”, “Triticum dicoccum” e “Triticum tricoccum”. Quando è immesso al consumo, il Farro della Garfagnana ha un chicco con striature biancastre a seguito della “brillatura” e una consistenza farinosa.
Metodo di coltivazione
Il Farro della Garfagnana è coltivato in terreni situati dai 300 ai 1000 metri di altitudine. Il terreno è concimato con sostanze organiche ed è severamente vietato l’uso di diserbanti o concimi chimici. Infine, la produzione massima è di 25 quintali per la granella vestita. Una volta raccolto, il seme è brillato con apposite macchine e immesso al consumo. Il farro coltivato con la tecnica tradizionale è classificato come prodotto biologico.
Legame tra il prodotto e il territorio
La Garfagnana (provincia di Lucca) è probabilmente l’unico areale in Toscana dove il farro è sempre stato coltivato. L’apprezzamento che ai giorni nostri viene riservato al Farro della Garfagnana ha origini lontane ed è rimasto invariato nel tempo, a testimonianza della qualità e unicità del prodotto.
Toscana
MARRONE DEL MUGELLO IGP
Conformemente al disciplinare, le modalità di coltivazione, la potatura e la concimazione non devono alterare le caratteristiche del frutto. Negli impianti, infatti, è vietata ogni somministrazione di fertilizzanti e fitofarmaci di sintesi. Infine, la resa massima è di kg 2.500 frutti per ettaro.
View More ToscanaMARRONE DEL MUGELLO IGP
Toscana
FAGIOLO DI SORANA IGP
La coltivazione del Fagiolo di Sorana avviene secondo la metodologia tradizionale. La concimazione è di tipo organico ed è vietato il diserbo chimico. Quando le valve del baccello si aprono spontaneamente (deiscenza) sono raccolte a mano e lasciate seccate al sole per 3-4 giorni. I baccelli, infine, sono conservati in contenitori di legno con aggiunta di pepe e grano per evitare lo sviluppo di insetti.
View More ToscanaFAGIOLO DI SORANA IGP
Toscana
CANTUCCINI o CANTUCCI TOSCANI IGP
Per preparare i Cantuccini Toscani/Cantucci Toscani IGP sono necessari i seguenti ingredienti: farina di frumento, mandorle intere, uova di gallina, zucchero e miele. Gli ingredienti sono impastati e cotti alla temperatura compresa tra i 100 e i 300 °C per un massimo di 40 minuti.
View More ToscanaCANTUCCINI o CANTUCCI TOSCANI IGP
Toscana
RICCIARELLI DI SIENA IGP
Il disciplinare presenta le modalità di preparazione dei Ricciarelli di Siena IGP, indicando quali sono gli ingredienti da utilizzare e le giuste percentuali. In particolare, su un chilo di impasto sono necessarie: mandorle dolci (35-50%), zucchero semolato (35-47%), albume d’uovo di gallina (6-12%), zucchero a velo (5-8%) e agenti lievitanti. Per dare un tocco di sapore in più al prodotto, il disciplinare prevede la possibilità di aggiungere vaniglia in bacche o oli essenziali di agrumi e aroma di mandorle. La porzionatura avviene conferendo la tipica forma a losanga ovalizzata. La cottura è effettuata ad una temperatura compresa tra 150-200°C per un periodo oscillante fra i 12 ed i 20 minuti.
View More ToscanaRICCIARELLI DI SIENA IGP
Toscana
FINOCCHIONA IGP
Quando è immessa al consumo, la Finocchiona, ha peso all’insacco superiore a 6 Kg e fino a 25 kg. Le fette hanno una consistenza morbida di colore rosso nella parte della carne e leggermente rosato nella parte relativa al grasso. La Finocchiona emana un gradevole aroma dato dalla presenza di semi o fiori di finocchio. Il processo di elaborazione del prodotto segue diverse fasi a partire della macinatura fino allo stagionamento.
View More ToscanaFINOCCHIONA IGP
Toscana
CASTAGNA DEL MONTE AMIATA IGP
I terreni dove le fustaie di castagne da frutto sono coltivate si trovano in una fascia compresa tra i 350 e i 1000 m.s.l.m. e derivano rocce vulcaniche e arenacee con componente silicea, idonei a conferire al frutto le caratteristiche organolettiche sopra citate. La somministrazione di fertilizzanti di sintesi e il ricorso a fitofarmaci nella fase produttiva sono vietati. La raccolta, che avviene a mano e con mezzi atti a non deturpare le caratteristiche del prodotto, si svolge dal 15 settembre al 15 novembre di ogni anno.
View More ToscanaCASTAGNA DEL MONTE AMIATA IGP
Toscana
LARDO DI COLONNATA IGP
Il Lardo di Colonnata ha una forma rettangolare, una morbida consistenza e non deve superare i 3 cm di spessore. Il colore del Lardo è bianco con alcune sfumature rosa, l’aroma è fragrante unito a un gusto delicato e quasi dolce. La produzione del Lardo inizia 72 ore dopo la macellazione dell’animale e viene massaggiato con sale in apposite conche di marmo, riposando al loro interno per un periodo di stagionatura di almeno sei mesi. Il processo di trasformazione si svolge da settembre a maggio.
View More ToscanaLARDO DI COLONNATA IGP