Corzetti avvantaggiati PAT Liguria

I corzetti avvantaggiati sono una pasta fresca ottenuta con farina non raffinata e parti di cruschello. Dopo aver preparato un impasto sodo con farina, poca acqua e uova; stendere una sfoglia sottile e ricavare tanti rettangolini che, pizzicati al centro, formano una specie di farfalla.

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Confettura extra di petali di rosa (Zucchero rosato) PAT Liguria

Lo “Zucchero rosato” ha bisogno di una lavorazione complessa: i petali sono mischiati manualmente con lo zucchero e poi frullati, si aggiungono glucosio e succo di limone e si fanno bollire. Per chi vuole cimentarsi a casa, ecco le dosi: 5 Kg di zucchero per ogni Kg di petali, più il succo di 5 limoni. Per la sterilizzazione nel caso della conserva di rose si segue il metodo delle marmellate: una volta cotta viene versata nel vasetto, che è tappato e rovesciato.

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Confettura di petali di viola PAT

La confettura di petali di viole è conosciuta in alta Valle Scrivia perché nella zona veniva effettuata la raccolta dei fiori. A partire dagli anni ’30 i petali venivano venduti alle pasticcerie di Genova che ne facevano confetture e sciroppi. La procedura di lavorazione è descritta in un ricettario (edizione Paoline) di quegli anni, oggi introvabile. Ne conserva una copia la signora Olga Carminati di Busalla.

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Confettura di Frutti di Bosco PAT

Belli, colorati, dolci frutti spontanei, doni del bosco: colti e apprezzati dall’uomo da sempre, sin dall’epoca preistorica. Si prestano a essere consumati al naturale arricchiti di limone ed eventuale zucchero, o trasformati in liquori o sciroppi, o ancora in gelatine e marmellate. L’entroterra e la zona montana della Liguria sono da sempre area di produzione di frutti spontanei e molte aziende delle valli liguri producono confetture di vario tipo.

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Confettura di Acacia PAT

La confettura di petali di acacia è conosciuta in alta Valle Scrivia perché nella zona veniva effettuata la raccolta dei fiori. A partire dagli anni ’30 i petali venivano venduti alle pasticcerie di Genova che ne facevano confetture (questo si narra a Savignone e Casella). La procedura di lavorazione è descritta in un ricettario (edizione Paoline) di quegli anni, oggi introvabile. Ne conserva una copia la signora Olga Carminati di Busalla.

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Condiglione PAT Liguria

Insalata tipica dell’imperiese e specialmente di Oneglia e zone limitrofe, molto simile alla più nota niçoise di oltre confine. L’insieme dei suoi ingredienti è mutevole come la sua pronuncia.dorato preparate con pastella di farina bianca, uova e pezzetti di baccalà. Fritte in olio bollente e servite calde, sono fragranti e leggere. L’uso del baccalà, così come dello stoccafisso, è da sempre legato alla cucina marinara povera, e così fu anche per La Spezia.

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Ciuppìn PAT Liguria

Ogni località  di mare ha la sua zuppa di pesce. Questa che proponiamo è tipica del Levante, specialmente di Sestri che ne rivendica l’origine. Più che una zuppa è un brodetto, un passato nato, ancora una volta, dall’utilizzo dei pesci meno pregiati, avanzi del pescatore e del pescivendolo. Gli ingredienti sono quindi di scarso valore ma non per questo meno saporiti. Con l’aggiunta poi di aromi e dell’immancabile olio, danno origine ad un piatto di tutto rispetto. All’origine era più brodoso di quanto non si consumi oggi come sembra spiegare il nome derivato da sùppin, cioè zuppetta dove intingere il pane raffermo per poterlo consumare con maggior piacere.

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Cipolla rossa genovese PAT

Le varietà di cipolla sono numerosissime e presentano nel bulbo grande varietà di forme e di colori: perciò, la loro classificazione in base alla comune area di coltivazione risulta il più valido criterio scientifico e nello stesso tempo pratico. Varietà primaverile-estiva, la rossa genovese (Allium coepa) è una cipolla sferica, leggermente schiacciata ai poli. Il bulbo di grandezza media (diametro trasversale mm 70; altezza mm 45-50) risulta molto dolce e serbevole. È un’ottima razza rosea che attraverso la selezione, praticata in campo dagli stessi agricoltori, ha conseguito notevole miglioramento di forma e di volume. Molto apprezzata per le sue caratteristiche di dolcezza, è consumata preferibilmente cruda. 

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Cipolla di Pignone PAT

Come per la rossa genovese, il criterio più comune per la classificazione delle cipolle si basa sul loro comune areale di coltivazione, che in questo caso si identifica con il comune di Pignone. Varietà primaverile estiva, la cipolla rossa di Pignone (Allium coepa) ha forma ovale, con la caratteristica di essere vistosamente schiacciata ai poli. Il bulbo, generalmente di grandi dimensioni (diametro trasversale mm 80; altezza mm 60) può raggiungere anche il peso di 700-800 grammi. Ha foglia molto spessa ma al tempo stesso delicata e tenera. Il suo gusto è dolce e può essere facilmente conservata. Seminata ad agosto in semenzaio, è trapiantata in pieno campo a ottobre, per essere poi pronta in tavola nel mese di giugno.

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