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Pizzoccheri della Valtellina IGP

I Pizzoccheri della Valtellina IGP sono una tipologia di pasta che si ottiene dall’impasto di almeno il 20% di grano saraceno, “Fagopyrum esculentum”. Quando sono immessi al consumo, è possibile trovare i Pizzoccheri della Valtellina IGP sia come pasta secca – con i formati “tagliatello steso”, “gnocchetto” e “tagliatello avvolto” e sia come pasta fresca – con il formato Tagliatello. I Pizzoccheri della Valtellina IGP hanno una consistenza semidura e una parte esterna marrone tendente al nocciola/grigio, colore tipico del grano saraceno. Dopo la cottura in acqua e sale, i Pizzoccheri della Valtellina IGP ottengono un sapore dolce e delicato.

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Pizzoccheri della Valtellina IGP

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PIZZOCCHERI DELLA VALTELLINA IGP

Il metodo di elaborazione dei Pizzoccheri della Valtellina IGP si distingue a seconda che il prodotto sia secco o fresco. Per il prodotto secco viene seguito un iter simile a quello utilizzato per la realizzazione della sfoglia e la formatura della pasta fresca. Per realizzare il prodotto fresco le farine sono miscelate a secco per favorire maggiore contatto tra gli ingredienti e l’acqua viene aggiunta solo successivamente. Una volta ottenuto l’impasto, lo stesso viene omogeneizzato e trafilato.

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PIZZOCCHERI DELLA VALTELLINA IGP

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SALAME D’OCA DI MORTARA IGP

Il Salame d’Oca si contraddistingue per avere un aspetto omogeneo e compatto. La parte corrispondente alla carne d’oca è rossa, mentre quella del suino è bianca. Il sapore della carne d’oca è sicuramente più dolce rispetto a quella del suino e l’aroma delle due tipologie di carni è intenso e speziato. L’uso di involucri artificiali o di pelle di altri volatili o di altri animali è severamente proibito dal disciplinare di produzione.

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SALAME D’OCA DI MORTARA IGP

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PERA MANTOVANA IGP

La Pera Mantovana è coltivata in terreni con una densità di impianto di circa 5.000 piante per ettaro. Per garantire la qualità dei frutti, il disciplinare prevede che le piante siano adeguatamente potate almeno tre volte l’anno, una in inverno e due in primavera e in estate. La produzione unitaria massima è di 450 quintali per ettaro per tutte le varietà. Da ultimo, prima della commercializzazione, i frutti sono refrigerati in ambienti idonei.

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PERA MANTOVANA IGP

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BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP

Per ottenere la Bresaola è possibile utilizzare varie parti dell’animale, come la fesa, la punta d’anca, la sottofesa, il magatello e il sottosso. Tutte queste parti subiscono la sottrazione di grasso e il processo di salatura, la cui durata varia dai 10 ai 15 giorni. La stagionatura termina dopo 8 settimane. Quando è immessa al consumo, la Bresaola ha una consistenza elastica, di colore rosso vivo e uniforme, contrassegnata da un bordo accesso unito a un gusto delicato e mai acido.

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BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP

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MIELE VARESINO DOP

Quando è immesso al consumo, il Miele Varesino ha un aroma delicato con un retrogusto vanigliato, una consistenza liquida e la cristallizzazione è rara o comunque molto ritardata. Il Miele Varesino non ha odori particolari e il suo colore è molto chiaro, quasi trasparente. Per la produzione del Miele gli alveari possono essere stanziali o nomadi, sempre all’interno della zona geografica di produzione. Infine, il disciplinare vieta l’utilizzo di ogni tipo di pesticidi.

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MIELE VARESINO DOP

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VALTELLINA CASERA DOP

Le tecniche di produzione incidono sulla forma e sul peso del formaggio che raggiunge un massimo di 12 kg. La crosta ha una consistenza compatta con uno spessore compreso tra i 2 e 4 mm. La pasta, invece, cambia colore a seconda del periodo e ha una consistenza compatta con occhiatura sparsa. L’aroma è più intenso con una maturazione più lunga. Il formaggio può essere consumato come condimento o grattugiato.

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VALTELLINA CASERA DOP

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TALEGGIO DOP

Il sapore del Taleggio è leggermente aromatico, la crosta è rosea e non è mai trattata. La consistenza della pasta è morbida e compatta, priva di occhiature. Il colore è solitamente bianco tendente al giallo paglierino, il peso del prodotto finito è di massimo 2,2 kg e varia in base alle tecniche di elaborazione. Queste seguono un procedimento che inizia con la coagulazione e termina con la stagionatura.

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TALEGGIO DOP

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SILTER DOP

Dopo un minimo di 100 giorni di stagionatura, il Silter presenta le seguenti caratteristiche: il peso varia dai 10 ai 16 kg, la crosta è di color giallo paglierino che, dopo il periodo di stagionatura e oliatura, tende al bruno. La pasta è dura e non molto elastica, con occhiature di piccola e media dimensione, il sapore è dolce e delicato, il retrogusto amaro è quasi impercettibile; infine, l’aroma ha un retrogusto di frutta fresca, burro e castagne.

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SILTER DOP

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STRACHITUNT DOP

Terminato il procedimento di lavorazione, lo Strachitunt ha una pasta compatta, marmorizzata, più morbida nel sottocrosta, circondata da una crosta sottile e rugosa. Le occhiature sono rade, irregolarmente distribuite, con piccole e medie dimensioni. Per far arrivare l’aria e agevolare la formazione naturale di muffe, le forme sono bucate al centro durante la stagionatura che ha una durata di minimo 75 giorni. Il peso è da 4 kg a 6 kg.

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STRACHITUNT DOP