Dal punto di vista della produzione, è opportuno distinguere l’uvaggio utilizzato nelle diverse tipologie. Per il Rosso si usano uve di Sangiovese, per almeno il 60%, unite ad un 30% di Primitivo. Quest’ultimo rappresenta invece la fonte del 90% delle uve per la realizzazione dell’omonimo vino monovitigno, anche nella variante Passito, del Rosato e dello Spumante rosé. Discorso analogo per il Greco, che ha una quota dell’85% del corrispondente vitigno. Nelle tipologie di vino Moro, invece, troviamo un 60% di Cabernet sauvignon, un 20% di Primitivo e un 10% di Merlot. La Malvasia bianca di Basilicata è invece il vitigno prevalente nel Bianco, nel Bianco passito e nello Spumante, con almeno l’85% del totale. In tutte le produzioni, a completamento delle quote mancanti e non oltre le stesse, è ammesso l’uso di altri vitigni a bacca analoga, purché idonei alla coltivazione in Basilicata.
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