Il vasto territorio del Parco Nazionale del Pollino, il più grande d’Italia con i suoi 192.565 ha, compreso tra due regioni – Calabria e Basilicata – e due mari – Jonio e Tirreno – è stato inevitabilmente fin dall’antichità luogo d’incontro di popolazioni di provenienza diversa. Le tracce delle differenti
culture susseguitesi e incrociatesi sono ancora oggi ben visibili tra queste montagne. Le evidenze più antiche della presenza dell’uomo nell’area del Parco sono state individuate a Celimarro di Castrovillari, in un sito posto lungo la vallata del fiume Coscile.