Filetto e filettone di Vairano Patenora PAT Campania

Nel territorio tra Teano e Vairano è di antichissima tradizione l’allevamento, a carattere familiare, del maiale “casertano” o “pelatello”, perché privo di setole, che trova il suo ambiente ideale nei boschetti e nelle macchie di querce che compongono il tipico paesaggio agrario mediterraneo che in epoca romana era detto saltus. Il filetto e il filettone di Vairano Patenora sono prodotti con il taglio di filetto suino avvolto in velo naturale.

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Fegato con la zeppa PAT Campania

La “rezza”, non è altro che la membrana del maiale, il cui nome deriva direttamente dal latino, retia, “rete”, nome che gli è stato dato per la sua struttura reticolare. La rezza è caratterizzata dall’abbondante presenza di grasso, che la rende particolarmente gustosa, motivo per il quale la si utilizza per avvolgere le fettine di fegato insieme a una foglia di alloro.

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Carne ovina di Laticauda PAT Campania

Lata cauda, la “grande coda” è la caratteristica fisica più evidente di questa pecora, dalla quale la razza prende il nome. Soprattutto nelle province di Benevento, Avellino e Caserta, la razza laticauda è stata originata, verosimilmente, da un incrocio della pecora appenninica, tipica dell’Italia meridionale, con la pecora Nord-Africana, Berbera o Barbaresca, importata in Campania dai Borboni ai tempi di Carlo III.

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Carne di suino di razza casertana PAT Campania

La casertana è universalmente riconosciuta come una tra le migliori popolazioni suine autoctone italiane, anticamente definita dagli esperti “l’orgoglio suino italiano”. Nel 1899 il prof. Baldassarre, dell’allora Regio Istituto Superiore per l’Agricoltura di Portici, esaminando antiche raffigurazioni di suini e cinghiali rinvenute negli scavi archeologici di Capua, Pompei ed Ercolano, suppose di individuare le caratteristiche dell’odierno suino “casertano”‘, probabilmente, quindi, già allevato in epoca romana.

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Carne di bovino podolico PAT Campania

La carne di vitellone podolico è ottenuta dalla macellazione di bovini, maschi e femmine, di razza Podolica o da incroci di prima generazione tra vacche di razza Podolica iscritte al Libro genealogico e tori di razza specializzata da carne o di razza Bruna, di età compresa fra i 10 e i 24 mesi al momento della macellazione.

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Carne bufalina PAT Campania

Da secoli utilizzate per la produzione della ben nota mozzarella, le bufale non sono state allevate per la produzione di carne poiché, a fronte di un largo consumo di carne vaccina e suina, la carne bufalina non ha mai incontrato grosso favore tra i consumatori. Solo negli ultimi anni stiamo assistendo a una sorta di inversione di tendenza. Studi recenti hanno infatti dimostrato che la carne di bufala contiene meno grasso di infiltrazione rispetto alla carne vaccina e, pur presentando una maggiore quantità di grasso di copertura, facilmente separabile dal magro, contiene meno colesterolo e una maggiore quantità di ferro e proteine. Riguardo al sapore, ha caratteristiche organolettiche molto simili alla carne vaccina, ma è più tenera e succosa.

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Capra bollita PAT Campania

Porzioni di carne di capra di circa 350g proveniente da animali interi, di taglia media. Tagliata a pezzi ed eliminato il grasso in eccesso la porzione assume una forma regolare, di elevata consistenza, con un sapore piuttosto simile alla carne di agnello, con odore muschiato La Fiera della Frecagnola è un evento e una tradizione che si rinnova ogni anno, nei giorni che precedono la seconda domenica di settembre, un appuntamento che si ripete dal XV secolo.

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