Soppressa PAT Friuli Venezia Giulia

La sopressa è un prodotto di origine molto antica. La sua conoscenza, produzione e consumazione in Friuli risale a vari secoli fa. Nel volume di Giuseppina Perusini Antonini “Mangiare e bere friulano” – con prefazione di Giovanni Comisso – Franco Angeli Editore – Milano 1970, l’autrice riporta (pagg. 26-118-119) le note spesa della contessa Silvia Rabatta Colloredo, datate 22 gennaio e 1 febbraio 1773.

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Sbarbot PAT Friuli Venezia Giulia

Guanciale di maiale speziato. Il guanciale suino, rifilato e pulito da parti non proprie (ghiandole e parti del sistema linfatico) viene posto in speziatura per 5 giorni in sale, pepe, aglio in vino, alloro e rosmarino; dopo due giorni di asciugatura, viene posto in affumicatoio. Questa fase di affumicatura ha essenzialmente la funzione di garantire il completamento dell’asciugatura e di dare sapidità particolare nonchè conservabilità migliore.

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Sassaka PAT Friuli Venezia Giulia

Lardo e pancetta di maiale speziati, macinati e conservati in vasi di vetro. Il lardo e la pancetta stesa crudi vengono posti sotto speziatura con sale e pepe e bagnati con vino nel quale era stato posto a macerare dell’aglio bianco. Dopo circa una settimana, i tranci vengono messi ad asciugare per essere poi affumicati

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Sanganel PAT Friuli Venezia Giulia

Le ricette del sanganel si trovano in libri di cucina di vecchie famiglie friulane già dal secolo scorso; questo prodotto è citato in molti volumi, ultimo dei quali quello della scrittrice Perusini Antonini Giuseppina “Mangiare e Bere friulano”, la cui prima edizione risale agli inizi degli anni settanta.

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Salame friulano PAT Friuli Venezia Giulia

Prodotto da sempre in regione senza l’utilizzo di conservanti e per lo più derivato dalla lavorazione e trasformazione di suini allevati in loco. Radicato tradizionalmente proprio in funzione della abitudine all’allevamento e trasformazione di tale specie animale. Si trova riferimento storico di questa preparazione nel libro  “la Carne suina nell’alimentazione tradizionale friulana. Il folklore italiano”, pubblicato nel 1929

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Salame d’oca PAT Friuli Venezia Giulia

La produzione del salame d’oca al 100% è sempre stata legata al ghetto di Venezia, non si hanno notizie certe della sua prima apparizione ma la si vuole far risalire alla seconda metà del XV secolo. Le oche sono sempre state un alternativa “povera” al maiale, in modo particolare per gli ebrei che non potevano mangiare carne di maiale per dettami religiosi.  A Venezia poi dove per ovvi motivi logistici era difficile ogni forma di allevamento, l’animale da cortile era privilegiato.

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Salam di cueste PAT Friuli Venezia Giulia

Costa di maiale disossata, tagliata o macinata grossa e insaccata. La costa del maiale viene completamente disossata e, dopo essere stata tagliata a pezzetti o macinata grossa e opportunamente speziata, viene poi forzata in budello e posta a stagionare.

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Prosciutto dolce o affumicato PAT Friuli Venezia Giulia

Tuttora la Carnia è ricchissima di famiglie che in modo generazionale – padre/figlio – si tramandano l’arte del “purcitar” e la passione degli antichi mestieri legati all’alimentazione, tra cui il norcino. Nonostante i numeri limitati, meglio dire non industriali, esiste una interessantissima attività di salumeria, caratterizzata da produzioni di tipo familiare per lo più artigianale che danno origine ad un’ampia varietà di specialità carnee preparate con tecnologie particolari e caratteristiche di transizione tra l’attuale tradizione italiana e quella dei paesi del Nord. La caratteristica principale della salumeria carnica è costituita dall’uso del fumo.

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Prosciutto di Cormons PAT Friuli Venezia Giulia

Per la produzione del prosciutto di Cormons si utilizzano cosce nazionali che arrivano in azienda già pronte e refilate. Al loro arrivo vengono selezionate secondo grandezza, viene apposta la data di arrivo e la sigla del macello di provenienza; quindi subiscono un preliminare di massaggiatura manuale, vengono riposte sui bancali pepate e salate. Trascorsi 4-5 giorni le cosce vengono massaggiate per spurgare la vena femorale. Sono poi sottoposte ad una seconda salatura e ad un periodo di riposo che dura per un numero di giorni pari ai chilogrammi di peso delle cosce

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Prosciutto cotto Praga PAT Friuli Venezia Giulia

Il prosciutto di Praga nasce da una vecchia tradizione austroungarica nata appunto a Praga oltre 150 anni fa che però è andata persa nel luogo di origine. Infatti questo tipo di prodotto è introvabile nella Repubblica Ceca mentre invece i macellai e salumieri artigiani triestini hanno conservato nel tempo metodiche e regole omogenee e così tuttore viene fatto anche dalle industrie locali.

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