Nell’Italia centrale si usa indiferentemente il termine “lombetto” o “lonza” per indicare l’insaccato ricavato utilizzando i muscoli paravertebrali del tratto dorsale inferiore e lombare del maiale. La Lonza si diferenzia dal capocollo, (fatto con i muscoli paravertebrali del collo e del primo tratto delle vertebre dorsali), perché si presenta più piccola di circonferenza e con la superficie di taglio totalmente magra, con totale assenza di parti grasse caratteristiche, invece, del capocollo. Diferenziato nel condimento tra le diverse zone da un’ampia presenza di spezie a Frosinone e Viterbo, al solo pepe nero nei Monti della Laga
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Lardo del campo di olevano romano PAT Lazio
Il Lardo del campo prende il nome dalla consuetudine, ormai difusa da oltre cinquant’anni, di aromatizzare la superficie con essenze prelevate direttamente “dal campo”. Tali essenze conservano qualità antiossidanti che consentono di conservare a lungo il prodotto. La produzione tradizionale di questo gustoso insaccato trae origine dall’abitudine degli abitanti di Olevano Romano di allevare in casa il maiale e consumarne ogni parte.
View More Lardo del campo di olevano romano PAT LazioLardo stagionato al maiale nero PAT Lazio
I suini “neri dei Monti Lepini”, alimentati al pascolo e con successivo finissaggio a base di cereali, vengono macellati a 130-150 kg di peso vivo; dalle carcasse, entro 24 ore dalla macellazione, si ricava il lardo di pancetta e di lombo. La salatura, associata alla marinatura al vino Cesanese, avviene per 7 giorni in cella frigo a 5°C con successivo condimento a base di pepe e peperoncino. La stagionatura va da 90 a 120 giorni a 14°C in cella frigo o in locale storico.
View More Lardo stagionato al maiale nero PAT LazioLardo di San Nicola PAT Lazio
Il Lardo di San Nicola nasce da un’antica ricetta tramandata oralmente di padre in figlio. Non si conosce il periodo preciso al quale attribuire le origini di tale produzione. Nei racconti degli anziani del posto resta vivo il ricordo dei festeggiamenti in occasione dell’uccisione del maiale. C’è chi fa risalire la preparazione al primo Novecento; chi invece aferma che il tutto è nato con l’avvento della seconda guerra mondiale. Una cosa però è certa: oggi si riesce a andare indietro di quattro generazioni che hanno sempre prodotto e consumato questo alimento di tutto rispetto, dal sapore pulito e genuino, arricchito dalla presenza delle essenze erbacee locali.
View More Lardo di San Nicola PAT LazioLardo di Leonessa PAT Lazio
O Lardo di forma parallelepipeda, stagionato per 90 giorni, sottoposto a salatura a secco ed aromatizzato. La tradizionalità del Lardo di Leonessa è legata al tipo di materia prima utilizzata, che deriva da suini pesanti alimentati a secco e soprattutto alla tecnica della speziatura efettuata anche con essenze spontanee locali.
View More Lardo di Leonessa PAT LazioGuanciale di suino di razza casertana PAT Lazio
Il guanciale si ricava dal guancia del maiale di razza Casertana macellato al peso vivo di 130-150 kg. Si tratta di un salume di circa 3 Kg di peso posto a stagionato 4 mesi circa, che presenta la caratteristica forma anatomica della guancia, ovvero forma triangolare. Il colore è rosso, con la parte di tessuto adiposo predominante e caratterizzato da una consistenza dura e compatta, di colore bianco. Il sapore va da sapido a delicato con gusto speziato di pepe e aglio.
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Prodotto tradizionalmente nei mesi invernali, il Guanciale dei Monti Lepini al maiale nero si ottiene dalle guance di maiali della razza locale “maiale nero dei Monti Lepini” condite e aromatizzate con pepe, peperoncino, finocchio, timo e rosmarino. Presenta la classica forma triangolare e pezzatura da 0,5 a 1kg. La stagionatura va da 20 a 120 giorni.
View More Guanciale dei monti Lepini al maiale nero PAT LazioGuanciale PAT Lazio
Salume di circa 1Kg di pezzatura. Forma anatomica della guancia (triangolare); colore rosso screziato di bianco, a volte la parte di tessuto adiposo appare di colore roseo. Sapore da sapido delicato a sapido piccante. In alcuni casi aromatizzato con fumo di asciugatura o di specifica affumicatura.
View More Guanciale PAT LazioFiletto di Leonessa PAT Lazio
Il filetto di Leonessa presenta forma parallelepipeda e colore interno bianco roseo screziato di rosso. Per la sua preparazione la materia prima deriva da suini nazionali pesanti alimentati a secco. Entro 24 ore dall’arrivo della mezzena viene effettuato il sezionamento dei tagli, mantenuti poi in cella frigo. Scelto il taglio idoneo, ossia il filetto, si procede alla salatura con sale e l’immersione per 18 ore nel vino arricchito con pepe. Successivamente viene effettuata la speziatura sempre con il pepe, un lavaggio con successiva asciugatura e la stagionatura in locale specializzato a 13-15°C per 2 mesi.
View More Filetto di Leonessa PAT LazioCoppiette di cavallo, bovino, suino PAT Lazio
Carne magra di suino, bovino (anche di pura razza Maremmana e relativi incroci) ed equino, essiccata ed aromatizzata con peperoncino, semi di finocchio, aglio, rosmarino e vino bianco. Il prodotto presenta la caratteristica forma irregolare a listarelle più o meno grandi e colore da rosso vivo a marrone scuro. Generalmente confezionata in vaschette o in buste per alimenti. Si segnala anche la produzione di coppiette ottenute dalla lavorazione di carne di asino opportunamente essiccate ed aromatizzate.
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