Tardùra o stracciatella PAT Emilia Romagna

Si faceva nelle grandi occasioni: Corpus Domini, Pasqua, cresime, battesimi, matrimoni. La minestra del paradiso, come anche tutte le altre minestre in brodo, era considerata un ricostituente di lusso che si preparava per darla da mangiare solo a quelli che in casa erano ammalati o convalescenti. La puerpera, ad esempio, con le galline ricevute in dono per il battesimo dei figli, si alimentava quotidianamente, per otto o dieci giorni, con delle minestre in brodo. Così cuoceva un pezzo di gallina per volta, giusto il necessario, perché aveva il bambino e doveva mangiare leggero.

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Tigella modenese PAT Emilia Romagna

E’ un prodotto a base di farina di grano tenero e strutto di suino, i quali, aggiunti di sale e lievito, vengono impastati con acqua. Gli ingredienti impiegati nella preparazione della tigella modenese vengono lavorati assieme, aggiungendo acqua in quantità sufficiente ad ottenere un impasto piuttosto consistente. L’impasto viene quindi suddiviso in pagnottelle disposte a riposare in ambiente tiepido e al riparo dalle correnti d’aria, in modo che il “lievito di birra” possa svolgere la sua azione. Trascorso questo intervallo le pagnottelle devono essere lavorate dando loro la forma di dischi del diametro di circa 8-10 centimetri. A questo punto si passa alla fase della cottura durante la quale è necessario che entrambe le facce della tigella modenese siano a contatto con la superficie degli strumenti adoperati, come avveniva un tempo quando l’impasto era messo a cuocere tra due dischi di terracotta.

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Tagliatelle verdi PAT Emilia Romagna

Farina, uova, spinaci. Si usano per pasta asciutta e sono più leggere e digeribili. Per tagliatelle si intende il risultato finale della lavorazione di un impasto di farina di grano tipo 00 e di uova fresche. L’impasto avviene attraverso la rottura delle uova nello spazio creato in modo circolare al centro della farina. La lavorazione avviene rigorosamente a mano finché si ottiene un impasto elastico e senza grumi. Per dare loro il colore verde si aggiungono spinaci lessi, strizzati e tritati. La “sfoglia” viene stesa con un matterello di legno su di un tagliere, si procede quindi al taglio manuale per ottenere le tagliatelle.

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Tagliatelle PAT Emilia Romagna

Per tagliatelle si intende il risultato finale della lavorazione di un impasto di farina di grano tipo 00 e di uova fresche. L’impasto avviene attraverso la rottura delle uova nello spazio creato in modo circolare al centro della farina. La lavorazione avviene rigorosamente a mano finché si ottiene un impasto elastico e senza grumi. La “sfoglia” viene stesa con un matterello di legno su di un tagliere, parimenti di legno, indi si procede al taglio manuale per l’ottenimento delle tagliatelle.

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Tagliatelle dolci PAT Emilia Romagna

Dolce realizzato con farina, uova, scorza di limone, cannella in polvere. Strutto/olio per la frittura. Realizzata la sfoglia e tirata, la si cosparge di una pastella realizzata da zucchero, scorza di limone e cannella. Arrotolare la sfoglia come per le tagliatelle e tagliare, senza però srotolarle, larghe a piacere. Friggere i pezzi così ottenuti in olio abbondante o meglio ancora nello strutto; asciugarli su carta assorbente e spolverizzarli di zucchero.

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Tagliatelle con ricotta e noci PAT Emilia Romagna

Pasta fatta con uova, farina, acqua condita con burro, olio, ricotta, formaggio grana padano, noci, sale. Si impasta la farina con le uova intere aggiungendo, solo se necessario, pochissima acqua; si tira la sfoglia e la si taglia in tante listarelle. In un recipiente di terracotta si prepara il condimento con olio, burro, sale e la ricotta di pecora; si amalgama bene. Una volta tolto il tegame dal fuoco si uniscono le noci spellate, tritate finemente con la mezzaluna e si versa il composto sulle tagliatelle che nel frattempo saranno state cotte in abbondante acqua leggermente salata. Si cosparge con formaggio grana padano grattugiato.

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Tagliatelle con gli stridoli PAT Emilia Romagna

Tirare la pasta in una sfoglia, ricavarne delle tagliatelle; accomodarle, bene aperte su un largo tovagliolo. Mettere in una casseruola la pancetta e il trito di aglio e cipolla con l’olio; Lasciare rosolare; versare il vino; lasciarlo evaporare del tutto. Aggiungere gli strigoli; lasciare insaporire qualche attimo; unire la salsa di pomodoro; condire con sale; mescolare qualche istante; coprire a filo con un poco di acqua; proseguire la cottura 20 minuti circa; mescolare di tanto in tanto. Lessare le tagliatelle e versarle nella casseruola con il sugo; mescolarle e lasciarle bene insaporire; aggiungere qualche cucchiaiata di parmigiano.

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Tagliatella bolognese PAT Emilia Romagna

Farina di grano tipo 0, sale fino, acqua e olio extra vergine di olive. Si amalgamano gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo e liquido facilmente versabile. Preriscaldare la padella con l’olio, versarvi un mestolo di impasto e stenderlo uniformemente con un cucchiaio di legno fino a farne uno strato di spessore uniforme. Girare la “Suläda” per cuocere e dorare anche l’altra parte.

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Suläda PAT Emilia Romagna

Farina di grano tipo 0, sale fino, acqua e olio extra vergine di olive. Si amalgamano gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo e liquido facilmente versabile. Preriscaldare la padella con l’olio, versarvi un mestolo di impasto e stenderlo uniformemente con un cucchiaio di legno fino a farne uno strato di spessore uniforme. Girare la “Suläda” per cuocere e dorare anche l’altra parte.

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