La cacioricotta caprino orsarese fresca, è ottima se servita con il miele, mentre se è stagionata viene grattugiata per dare un sapore unico a qualsiasi piatto di pasta! Formaggio fresco di latte ovino, caprino o misto, a forma cilindrica, dal sapore delicato. Stagionato, si presta a essere grattugiato su primi piatti. Come indica il nome, è prodotto con una tecnica di lavorazione ibrida, a metà tra quella del formaggio e quella della ricotta.
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Manteca del Cilento PAT
La manteca del Cilento, prodotta per l’appunto nella zona del Cilento, in provincia di Salerno, è un formaggio molto simile al burrino, e come quest’ultimo, nasce dall’esigenza di conservare il burro più a lungo possibile dalla primavera-estate, periodo in cui veniva prodotto, fino all’autunno quando i pastori transumavano a valle.
View More Manteca del Cilento PATProvola affumicata e affumicata di bufala PAT
La provola affumicata è una specialità prodotta in tutta la regione Campania, e in particolare nelle aree della valle del Volturno, Penisola Sorrentina, Vallo di Diano, Irpinia, Sannio, Matese.La provola, al termine della lavorazione, che prevede una fase di filatura più lunga rispetto a quella della mozzarella, per ottenere una pasta più consistente, viene posta in un ambiente chiuso a contatto con fumo derivante da paglia umida bruciata per alcuni minuti, cosicché acquisisce un sapore, un colore e un aroma tipico del fumo.
View More Provola affumicata e affumicata di bufala PATLattecrudo di Tremosine PAT
IFormaggio grasso, di breve stagionatura, a pasta semidura. Originario dell’altopiano che gli dà il nome, è un formaggio diventato specialità del territorio. A latte crudo, viene consumato dopo breve stagionatura e apprezzato per le diversità determinate dal singolo pascolo, alimento delle lattifere. Come tutti i formaggi d’alpeggio, le proprietà organolettiche si sviluppano con la maturazione. Mantiene le caratteristiche del latte appena munto.
View More Lattecrudo di Tremosine PATVastedda Palermitana PAT
: La vastedda palermitana prodotta con tecniche tradizionali prevede la
coagulazione del latte in una tina di legno a 35°C con caglio in pasta di agnello. La cagliata viene fatta
spurgare con l’ausilio di un particolare recipiente di legno, “cisca”, viene poi cotta sotto scotta per circa 4
ore, dopo viene posta su un graticcio di canne “cannara” per poterla pressare; la pasta ottenuta è appesa
ad un bastone di legno “appizzatuma” per favorire lo spurgo del siero. Il giorno dopo viene tagliata,
messa nel “piddiaturi”, contenitore per la filatura, e filata con l’ausilio di un bastone di legno
“vacillatuma”. La vastedda modellata a mano per acquisire la forma ovoidale viene successivamente
lasciata asciugare sul tavoliere di legno. Il giorno dopo viene salata;
Montegranero PAT
Dato il sapore piuttosto forte con vago retrogusto amaro dovuto all’utilizzo di latte intero e alla stagionatura, il Montegranero si consuma al naturale o accompagnato da miele o confetture in modo da addolcirne il gusto. In cucina è adatto a quelle preparazioni in cui si desidera donare un sapore deciso come per esempio in una polenta concia o in un risotto. Talvolta viene mescolato con toma fresca a pasta grassa per donare un maggiore equilibrio al piatto.
View More Montegranero PATPecorino dell’Appennino Reggiano PAT
Sull’Appennino Reggiano correva il Limes Bizantinum, ovvero il confine che contrapponeva due culture: da una parte quella longobarda, dedita all’allevamento del maiale, e dall’altra quella delle popolazioni bizantine, che praticavano la pastorizia ovina. L’allevamento ovino sull’Appennino Reggiano è precedente all’allevamento e risale a prima dell’anno Mille. Fino al 1800 nelle aree montane della provincia di Reggio Emilia la produzione di pecorino era superiore a quella di Parmigiano. Non a caso in vari documenti storici si citano il cacio, o caseus e le giuncate, cioè il pecorino; produzioni che costavano più del formaggio di vacca.
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Il “canestrato” è un formaggio calabrese prodotto nelle zone di Reggio Calabria e di Crotone.
View More Canestrato PATFormaggi di latte di capra dell’Isola di Capraia PAT Toscana
Caciotta: formaggio stagionato a latte crudo. Forma cilindrica, peso 700 grammi, di puro latte di capra (da allevamento biologico). Formaggio a pasta dura, dal sapore che richiama i profumi e gli aromi della macchia mediterranea. Caprino: formaggio fresco a latte crudo. Forma cilindrica, peso 70 grammi, di puro latte di capra, spalmabile; al gusto appare leggermente acidulo, è molto aromatico e viene reso ancora più gustoso se impastato con aglio e rosmarino, timo, erba cipollina, peperoncino.
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Il Ravaggiolo è un Formaggio storico, tipico dei luoghi appenninici dove le famiglie possedevano anche una sola vacca. La sua storia si espande in tutta la fascia appenninica compresa fra l’Adriatico e il Tirreno, fino al centro dell’Italia.
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