Condimento di colore giallo-arancio, odore intenso e gusto piccante e spiccato, a base di cipolle, peperoni, acciughe, prosciutto e olio extravergine di oliva. Viene utilizzata per condire la tasca di vitello, altro piatto della tradizione caggianese.
View More Salsa piccante PATTag: PAT Gastronomia Campania
Ragù napoletano PAT
Preparazione gastronomica legata al momento rituale dell’uccisione del maiale, ottenuta a partire da un particolare taglio di carne suina, la parte anteriore del collo e dall’intero petto(da cui il nome dialettale P’ttera del taglio rettangolare a cavallo delle due mezzene, taglio superficiale che inizia sotto il guanciale e termina in corrispondenza della pancetta), secondo tecniche di macellazione di tipo tradizionale. Il taglio viene sezionato in cubetti di circa 3 cm di lato, che vengono cotti in padella a fuoco lento per 15 minuti, rilasciando il proprio grasso; quindi il fuoco viene ravvivato fino all’imbiondimento della carne; le papaccelle vengono preparate in un’altra padella, in ragione di ½ Kg di papaccelle per Kg di carne, quindi aggiunte del grasso di cottura della carne e lasciate asciugare per 15 minuti, quindi aggiunte della carne rosolata. Alla fine viene aggiunto peperoncino (4-5 gr/Kg di carne, secondo la piccantezza).
View More Ragù napoletano PATP’ttera PAT
Preparazione gastronomica legata al momento rituale dell’uccisione del maiale, ottenuta a partire da un particolare taglio di carne suina, la parte anteriore del collo e dall’intero petto(da cui il nome dialettale P’ttera del taglio rettangolare a cavallo delle due mezzene, taglio superficiale che inizia sotto il guanciale e termina in corrispondenza della pancetta), secondo tecniche di macellazione di tipo tradizionale. Il taglio viene sezionato in cubetti di circa 3 cm di lato, che vengono cotti in padella a fuoco lento per 15 minuti, rilasciando il proprio grasso; quindi il fuoco viene ravvivato fino all’imbiondimento della carne; le papaccelle vengono preparate in un’altra padella, in ragione di ½ Kg di papaccelle per Kg di carne, quindi aggiunte del grasso di cottura della carne e lasciate asciugare per 15 minuti, quindi aggiunte della carne rosolata. Alla fine viene aggiunto peperoncino (4-5 gr/Kg di carne, secondo la piccantezza).
View More P’ttera PATPolenta stampata, alla cucchiaredda, frattaccio PAT
Partendo dalla farima di ecotipi locali di mais, caratterizzati da una forte componente “vitrea”, si prepara la polenta con una cottura in acqua con aggiunta di sale, per diverse ore. la polenta viene poi versata su una spianatoia di legno e lasciata raffreddare (nel caso della stampata e del frattaccio) dopo essere stata spianata con le mani o con il mattarelloe quindi arrostita o fritta. nel caso invece della polenta alla cucchiaredda direttamente dal paiolo la polenta viene versata con mestoli nei piatti dove viene alternata al ragù di carne.
View More Polenta stampata, alla cucchiaredda, frattaccio PATPatann’ e cicc PAT
Piatto tradizionale, presentato in piatto singolo o zuppiera avente come base questa specie di purè di patate e fagioli condito al centro con peperoni fritti o con peperoni secchi fritti (cruschi). Dalle “Patate di Monte San Giacomo”, dai fagioli e dalla polvere di peperone dolce (peperone sciuscillone), ed olio, si è sempre ottenuta una ricetta esclusiva di questo Comune. Si tratta di una sorta di purè con gli ingredienti descritti avente sia la funzione di piatto unico che di contorno ad altre pietanze. Si è soliti condire questo piatto adagiando su di esso una abbondante mestolata di peperoni fritti. A dimostrazione del fatto che questa preparazione insiste sul territorio da oltre 25 anni, come richiesto dalla normativa, c’è la sagra annuale di “Patan e Cicc” che si svolge a Monte San Giacomo e che vanta già XXXI edizioni.
View More Patann’ e cicc PATPanzetta PAT
Preparazione ottenuta con carne di manzo, lo strato compreso fra le costole e la pleura, con un ripieno di formaggi misti, salame, ritagli di prosciutto ed altri salumi, tuorlo d’uovo sodo e sale, cotta nel forno e servita con verdure; in alternativa alla carne, si può utilizzare la cotica, opportunamente sgrassata per bollitura.
View More Panzetta PATPancotto dei foresi PAT
I “furisi” sono coloro che stanno fuori, gli allevatori transumanti che stanno all’aria aperta, a cui è abbinato il nome di questo piatto diffuso nell’area della transumanza, Alta Valle del calore in provincia di Avellino. Il pancotto fa, dunque, parte della cucina povera ma di sostanza; è il piatto unico consumato tradizionalmente dagli allevatori transumanti; consiste in pane raffermo che viene cotto nel “callarulo”, un pentolone nel quale si sono portati all’ebollizione le cime di rape o altri ortaggi, come gli asparagi, cime di cicoria, vitalba e/o patate. Terminata la cottura di questa zuppa di pane e ortaggi vari (cime), si elimina tutta l’acqua e, in una pentola a parte, si prepara un soffritto con abbondante olio, aglio a pezzi grandi e peperoncini interi piccanti che viene versato bollente, in più tempi, sul miscuglio di pane e verdure al fine di consentirne una perfetta inoleazione.
View More Pancotto dei foresi PATPeperone imbottito PAT
Peperoni di grande taglia, quadrati o lunghi, solitamente rossi o gialli, di varietà non amare né piccanti, svuotati di picciolo e semi e ripieni di mollica di pane raffermo rinvenuta nell’acqua, carne tritata, pepe, sale, prezzemolo tritato, uovo e parmigiano grattugiato. Esistono comunque numerose varianti che tolgono ad esempio la carne tritata ed aggiungono alici salate, capperi ed olive nere; la base è sempre la mollica di pane ammollata in acqua. Sono solitamente cotti in forno, tradizionalmente dopo la cottura del pane, sfruttandone il calore residuo.
View More Peperone imbottito PATParmigiana di melanzane PAT Campania
La base della parmigiana di melanzane sono le melanzane del tipo lungo (cima di viola o lunga napoletana). Le melanzane si tagliano per la lunghezza a listelle, con la buccia, e vengono poste sotto sale per qualche tempo. recuperate le melanzane vengono lavate con acqua fredda ed asciugate, quindi fritte in abbondante olio extravergine di oliva avendo cura che non diventino croccanti o, peggio, bruciate. Una prima variante molto praticata prevede che le melanzane siano fritte previa immersione in uovo battuto, con sale, pepe e formaggio grattugiato (pecorino o parmigiano). in tutti i casi vengono poste su carta assorbenete perché perdano l’olio in eccesso, quindi poste a strati in una teglia, alternando le fette di melanzana a caciocavallo o provola o fiordilatte tagliati a listelli (gli ultimi due preventivamente asciugati in frigorifero per 12 – 24 ore), ragù di carne (senza la carne) basilico fresco). si chiude con uno strato di melamnzane ed abbondante formaggio grattugiato; facoltativa, per la gratinatura, l’aggiunta di uovo battuto. si pone la teglia prima su fuoco vivo e poi in forno caldo per la gratinatura.
View More Parmigiana di melanzane PAT CampaniaParmigiana di cipolla ramata di Montoro PAT
La parmigiana di cipolla ramata di Montoro presenta una forma tondeggiante che ricorda quella della rinomata cipolla. Il suo colore rosso e bianco e’ conferito dal pomodoro pelato, dalla scamorza di latte vaccino e dal formaggio impiegati durante la preparazione. L’odore ed il sapore sono intensi e delicati, con una consistenza soffice e cremosa. Viene presentata in un vasetto di vetro trasparente delle dimensioni di 220 gr che consente la vista della stratificazione tra cipolla, pomodoro pelato e scamorza.
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